Sproporzione sconveniente tra soldi giocati ed entrate Stato
“In merito ai giochi d'azzardo e alle entrate per lo Stato non vi è convenienza tra ciò che si perde e ciò che si guadagna. Lo avevamo già detto ora è intervenuta anche la Magistratura contabile che conferma che nella Legge di bilancio c'è una sproporzione sconveniente per le entrate statali tra il volume dei soldi giocati e ciò che effettivamente rimane nelle casse dello Stato. A questo si aggiunga che, data la diffusione di nuovi giochi online, andrebbe ripianata la difformità tra i soldi giocati e i ritorni in vincita, una difformità che spaventa data l'aggressività del sistema di gioco online”.Così i deputati democratici Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera, e Virginio Merola, capogruppo in commissione Finanze, in un commento pubblicato dall’Huffington Post.
“La Corte dei Conti - aggiungono - ci dà ragione anche su un altro aspetto, il più importante per noi progressisti, e cioè la questione sociale, una ferita che diventa sempre più profonda. Perché il gioco ha un costo sociale altissimo di cui non abbiamo contezza precisa. Ma il governo, liscia il pelo ai poteri finanziari e alle grandi società multinazionali e non si preoccupa dei disperati che sempre più con il gioco si ammalano, si indebitano, arrivano a gesti estremi. Altro che interessi nazionali, altro che cura delle persone e degli ultimi. Sarebbe invece improcrastinabile - concludono - una vera riforma del comparto che muova, prima di tutto, dalla sostenibilità sociale; una Legge organica, che si focalizzi una popolazione sempre più povera e vittima di un ‘sistema predatorio’ nel quale ricade anche il ricorso abnorme all’azzardo”.