E’ certamente un passo avanti la riduzione del cinquanta per cento, per un anno, del versamento dei contributi previdenziali per le lavoratrici che rientrano dopo il congedo obbligatorio di maternità previsto dalla legge di bilancio. Ed è una buona notizia anche il carattere strutturale della durata di dieci giorni del congedo di paternità come pure l’aumento di 50 milioni di euro delle risorse per il Fondo di sostegno alla parità salariale. Si tratta di misure importanti. Un primo passo di un percorso ancora lungo per superare quelle discriminazioni e disuguaglianze che ancora minano il nostro mercato del lavoro.