"La protesta dei medici, dei dirigenti sanitari e delle loro organizzazioni sindacali non è solo comprensibile, è sacrosanta. Abbiamo vissuto anni terribili, con il covid che ha messo a nudo la debolezze del nostro sistema sanitario e ha evidenziato le scellerate scelte del passato che hanno svilito la sanità pubblica a favore di quella privata. Il risultato è stato non garantire universalmente il diritto alla salute dei cittadini e trovarsi impreparati di fronte alla pandemia. Abbiamo superato anni terribili grazie agli sforzi dei medici e degli operatori sanitari, che hanno fatto un lavoro encomiabile, a tratti disumano. Per questo era il momento di cambiare strada e finanziare con forza il sistema sanitario nazionale e premiare gli sforzi fatti. Il risultato è una legge di Bilancio che ha un obiettivo ben preciso: colpire la sanità pubblica. La destra, anziché incrementare a dovere il finanziamente del fabbisogno sanitario nazionale, intervenire sul personale gratificandolo con retribuzioni all'altezza dei loro compiti e ampliandone i numeri, investire sulla medicina di prossimità, sui pronto soccorso, sulla diminuzione delle liste di attesa, mette qualche spicciolo che a malapena coprirà i costi derivanti dall'aumento dell'inflazione e dal caro energia. Daremo battaglia per fare in modo che la destra non neghi il diritto alla salute degli italiani". Così in una nota Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari Sociali della Camera.