“Purtroppo, anche se non era necessario, abbiamo una sostanziale conferma che la criminalità organizzata è sempre più all'interno del sistema dei grandi centri di accoglienza. E' oramai un dato oggettivo che ci siano pericolosi interessi da parte delle organizzazioni mafiose di entrare in queste realtà che accolgono centinaia di migranti per creare business illegali come illustrato stamani da Gratteri e come dimostrato dalle recenti inchieste che hanno interessato queste strutture”. Lo afferma Federico Gelli, presidente della Commissione inchiesta Migranti al termine dell'audizione di oggi del Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri.
“Serve attuare un piano per potenziare gli organici delle Prefetture e poter stringere le maglie del controllo preventivo. E' infatti impossibile gestire un fenomeno epocale come quello migratorio senza strutture messe in grado di poter svolgere al meglio un lavoro oggi molto delicato. L'operato di controllo previsto dalla task force voluta dal ministro Minniti può non essere sufficiente se non accompagnato da un altrettanto e ancora più fondamentale lavoro di monitoraggio, controllo e verifica svolto dalle prefetture direttamente sul territorio. Laddove queste strutture hanno un organico adeguato, formato e competente per fronteggiare l'emergenza, si è in grado di sventare fenomeni criminali. E' quindi necessario lavorare in questa direzione per rendere i controlli stringenti e puntuali.”