"Le notizie dell'attentato a Gerusalemme da parte di Hamas, nel quale sono morti civili israeliani, l'uccisione dei bambini a Jenin e la volontà di Netanyahu di continuare ad armare i civili nei territori occupati della Cisgiordania, destano molta preoccupazione per la tenuta della tregua che auspicabilmente dovrebbe rappresentare la base per un cessate il fuoco più duraturo.
Ed è altrettanto preoccupante l'annuncio di Netanyahu di voler costruire insediamenti a Gaza dove non esistono più dal 2006.
E' proprio la politica degli insediamenti illegali già presenti su vasta scala in Cisgiordania, una delle ragioni principali dell'insicurezza per gli israeliani e per i palestinesi, come denunciano da tempo sia le associazioni umanitarie palestinesi ma anche quelle israeliane che lavorano nei territori occupati. In una tale difficile situazione è estremamente grave perseverare con pervicacia negli errori. L’unico orizzonte per uscire da questo tunnel di violenza è la prospettiva di istituire lo Stato di Palestina: due popoli due Stati.
Ha ragione il premier spagnolo Pedro Sanchez quando dice che riconoscere lo stato di Palestina, come passaggio fondamentale del processo di pace, va nell'interesse anche dell'Unione europea perché significa creare stabilità in Medio Oriente. Bene l'impegno a lavorare verso questa prospettiva durante la presidenza della Spagna del Consiglio Europeo. Anche l'Italia si attivi in questo senso". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.