"Oggi siamo arrivati al valico di Rafah. Da una parte l’Egitto e dall’altra Gaza. Nessuno esce da qui e in pochi possono entrare. Le lunghe code di camion sono poco lontano dal valico, in una sorta di enorme parcheggio in cui stazionano circa 1500 tir carichi di aiuti umanitari e di merci indispensabili in attesa di entrare nella Striscia di Gaza. Ci sono autisti che aspettano da 40 giorni e non sanno per quanto tempo ancora. Sono arrabbiati, perché nel deserto del Sinai hanno difficoltà a trovare da mangiare, a lavarsi e a ripararsi dal caldo. Vicino ad Al-Arish invece si trova il deposito della Mezzaluna Rossa egiziana, dove viene lasciato il materiale che non ha passato il vaglio dei controlli dall'esercito israeliano: "rejected items. Si tratta di incubatrici per i neonati prematuri, tende, ambulanze, bombole di ossigeno, sedie a rotelle, stampelle, generatori di elettricità, pannelli solari. Basta un solo articolo rigettato per bloccare tutto il camion. Una procedura lunga e assolutamente arbitraria. Perfino i giochi per i bambini vengono rifiutati perché sono nelle scatole di legno.
Una vergogna assoluta, mentre dentro la Striscia di Gaza le persone sono disperate, muoiono di fame, non hanno alloggi, non hanno medicine, dall'altra parte del valico di Rafah centinaia e centinaia di tir sono obbligati ad attendere con carichi che servirebbero a salvare le persone o, almeno, ad alleviarne le sofferenze. Anche per questo, oggi, siamo andati lì, dove tutto questo succede ogni giorno, a chiedere a gran voce il cessate il fuoco immediato. Quello che sta accadendo non è più sopportabile: il governo Meloni faccia di più, molto di più, per dare seguito a quanto deciso dal parlamento con l'approvazione della nostra mozione, a cominciare dal cessate il fuoco immediato. A Gaza bisogna far tacere le armi e permettere agli aiuti di entrare senza limitazioni. Il popolo palestinese sta perdendo ogni speranza". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo, dalla delegazione che è giunta oggi al valico di Rafah.