“C’è un dato comune che unisce le pur diverse forze che del centro sinistra che vanno da Azione a Sinistra italiana e Verdi, ed è la comune adesione ad una lealtà costituzionale e repubblicana che considera la parte prima della Costituzione italiana, quella dei principi, non modificabile. Questo comune sentimento corrisponde a quello di tanta parte dell’elettorato democratico e progressista, compresi i Cinque Stelle”. Così in una nota il vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Roberto Morassut.
“Questo punto comune - Continua Morassut - è importantissimo perché è possibile che la destra a trazione sovranista vorrà mettere le mani su questa parte della Costituzione e manipolarla in senso peggiorativo e oscurantista. Le differenze programmatiche nel campo del centosinistra ci sono ma a ben vedere sono riducibili con un paziente lavoro di tessitura sia sul campo economico che su quello ambientale. La destra ha al suo interno enormi distanze tra partito e partito ma le maschera sotto la coltre del populismo. La Meloni scrive: ‘pronti a sollevare l’Italia’, ma ogni volta che ha governato la destra, l’Italia ha rischiato il default e la stessa Meloni ha diretto, in vita sua, solo un piccolo ministero secondario e con risultati molto negativi. Fare il premier non è un apprendistato. Soprattutto adesso”.