“L’audizione in Parlamento voluta e richiesta dal Partito democratico del ministro dell’Economia, Daniele Franco, sulla vicenda Mps è stata positiva e ci dispiace che qualcuno, a cominciare da Salvini, giochi alla caccia alle streghe, anziché puntare a salvare un istituto così importante per il Paese, come si è impegnato a fare il ministro sulla scia di quanto già messo in campo prima da Padoan e poi da Gualtieri. Bene la prima, dunque, come anche positiva è la promessa di Franco di tornare alle Camere per valutare più nel merito l’offerta Unicredit. Siamo soddisfatti delle rassicurazioni sui livelli occupazionali e sulla centralità di Siena e del radicamento nel territorio, come anche sul rilancio di un marchio che gli italiani hanno potuto conoscere ancor prima della scoperta dell’America. Quindi, sì alla vendita, ma no allo spezzatino o alla dismissione. Da questo punto di vista, la quota che resta nelle mani del Mef è una garanzia di sviluppo e nuova promozione di Mps. Chiediamo però da subito un intervento deciso del ministero dell’Economia per rassicurare i mercati e bloccare ogni tentativo di speculazione sulle vendite allo scoperto delle obbligazioni subordinate del titolo Mps. Questo per due precise ragioni: da un lato, per offrire piena tutela agli investimenti dei risparmiatori; dall’altro, per non giungere con il fiato corto alla fase della ricapitalizzazione, con un titolo poco apprezzato e un Sistema Italia poco credibile”.
Così il capogruppo Pd della commissione Finanze alla Camera, Gian Mario Fragomeli.