La soluzione proposta dal Coni alle città di Milano, Torino e alla regione Veneto per la candidatura congiunta alle Olimpiadi invernali, è la posizione di chi sceglie di non scegliere. In assenza di un progetto visionabile, in assenza di una qualsiasi chiarezza sulla governance che dovrebbe avere un piano così complesso di organizzazione territoriale di un evento mondiale, in assenza di una chiarezza sul perché non vi sia la possibilità di selezionare la migliore tra le candidature presentate, si ha l’impressione che forse il governo abbia potuto fare pressione per non scontentare amici della maggioranza come la sindaca Appendino o il presidente Zaia. Condivisibile quindi la reazione del sindaco di Milano Sala. Milano fa bene a non svendersi. Mi domando se forse il governo abbia in mente di intraprendere una strada di isolamento della Città di Milano, su diverse partite, a favore di territori “amici”. Se così fosse il danno non sarebbe solo per i milanesi, ma per tutti gli italiani.
Lo afferma Emanuele Fiano, della Presidenza del Gruppo della Camera.