"Lo scorso ottobre, il Parlamento italiano ha approvato una risoluzione delle opposizioni che impegnava il governo 'a mettere in campo ogni sforzo per ricostruire un processo di pace e riaffermare il diritto di Israele e Palestina alla coesistenza sulla base dello spirito e delle condizioni poste dagli accordi di Oslo, per l'obiettivo dei due popoli e due Stati'. Lo stesso ministro Tajani ha dichiarato più volte che 'l'unica possibilità per uscire dalla crisi di Gaza e costruire un futuro di pace sia la soluzione due popoli, due Stati'.
Il 10 maggio, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione presentata dal gruppo arabo che riconosce la Palestina come qualificata per diventare membro. Questa risoluzione invita tutti i Paesi che non hanno ancora preso la decisione di riconoscere lo Stato palestinese, a compiere questo passo importante e cruciale e raccomanda al Consiglio di sicurezza dell'Onu di 'riconsiderare favorevolmente la questione', vista l'apposizione del veto statunitense e la necessità del voto unanime.
Il testo, approvato con 143 voti a favore, ha visto l'astensione dell'Italia.
Il Pd chiede al ministro Tajani di riferire in Aula quali siano le ragioni per cui il governo italiano ha deciso di non adeguarsi ai pronunciamenti del Parlamento e del perché dell'astensione nel voto all'Onu". Questo è il testo dell'interrogazione del Gruppo Pd alla Camera a firma dei deputati Provenzano, Amendola, Boldrini in Commissione Affari esteri al ministro Antonio Tajani.