Ho condiviso pienamente la relazione del segretario Nicola Zingaretti: il senso di responsabilità e l'equilibrio con i quali il Partito democratico ha affrontato questa fase hanno infatti consentito di preservare la tenuta del nostro sistema politico. Nell'ultimo anno e mezzo siamo stati protagonisti in tutte le iniziative che hanno permesso all'Italia di ottenere importanti risultati, in particolare in Europa. E se oggi siamo uniti con le forze della maggioranza che hanno sostenuto il governo Conte 2 fino alla fine, è grazie alla determinazione con cui abbiamo difeso quell'esperienza, pur avendo richiesto per primi incisivi cambi di passo. Con questo spirito, raccogliendo l'appello del presidente Mattarella, abbiamo dato il nostro sostegno a Mario Draghi, senza porre veti, ma indicando con chiarezza le nostre priorità programmatiche.
Grazie a come innanzitutto il PD ha affrontato la crisi se la nostra alleanza arriva unita all’appuntamento del nuovo governo, a differenza del centro destra che è diviso e con la Lega che è stata costretta a fare retromarcia su punti che fino a qualche giorno fa erano assolutamente irrinunciabili. Continueremo perciò a insistere perché il nuovo governo rafforzi la natura europeista del nostro Paese: si vedrà alla prova dei fatti se le scelte di queste ore della Lega hanno il significato di un vero cambiamento o se sono il frutto di mera tattica.
Lo dichiara il vice capogruppo dem alla Camera Michele Bordo