“Finalmente anche la pesca ha ritrovato la sua rotta. La Commissione Agricoltura della Camera ha esaminato oggi gli emendamenti al testo unificato per il settore ittico e, una volta che le altre commissioni si saranno espresse, il testo approderà in Aula, per l’esame fissato dal 22 maggio”. Lo dichiarano Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura alla Camera, e Luciano Agostini, relatore del provvedimento.
“Dopo molto tempo – spiegano - il settore della pesca può contare su un nuovo strumento normativo. Esso prevede, tra l’altro, un riordino complessivo della normativa di settore, la riforma del sistema degli ammortizzatori sociali, la revisione dei meccanismi di rilascio delle concessioni demaniali e delle licenze di pesca, l’istituzione del Fondo per lo sviluppo della filiera ittica, la definizione dei distretti di pesca e la riforma dell’attività di pesca turismo e di ittiturismo. Sul versante degli oneri burocratici è stata prevista l’esenzione dell’imposta di bollo, in modo da alleggerire i pescatori da oneri non necessari, e si è disposto che le imprese di acquacoltura possano essere ricomprese tra quelle energivore, al fine di beneficiare di una riduzione dei costi per il pagamento dell’energia elettrica. Sono state, poi, riviste le sanzioni per la pesca illegale, riducendole o, comunque, rivedendole in modo più equo rispetto alle esigenze del settore. Insomma, un provvedimento a largo spettro nel quale è stata prevista anche una riforma della pesca sportiva per far sì che, anche tale segmento, seppur differenziato da quello della pesca professionale e con proprie specifiche peculiarità, possa essere partecipe delle politiche di tutela della risorsa ittica. La pesca italiana ha bisogno di strumenti mirati che possano accompagnare le politiche europee del settore, declinandole nella realtà della struttura produttiva nazionale”.
“La pesca, quindi, è di nuovo al centro del programma politico del Parlamento e del Governo. Non più figlia di un Dio minore. Si riprende il proprio spazio consapevole che è un settore capace di generare reddito e occupazione, di fornire al consumatore un prodotto di altissima qualità, indispensabile per una dieta sana ed equilibrata. Occorre ammodernarlo e ristrutturarlo. Il provvedimento oggi approvato fornisce una nuova strumentazione in tal senso”, conclude.