“Le previsioni di Ocse e Istat ci forniscono un quadro economico completamente diverso da quello che vorrebbe la narrazione di Giorgia Meloni e del suo governo. La crescita del Pil italiano per il 2024 è dello 0,5 per cento, molto al di sotto delle stime di Palazzo Chigi. Bankitalia e l’Ufficio parlamentare di bilancio hanno messo in guardia l’esecutivo sui possibili effetti iniqui e distorsivi, soprattutto a danno del ceto medio, che la legge di Bilancio potrebbe causare con la rimodulazione degli scaglioni Irpef. Le stime di crescita al ribasso, i mancati introiti originariamente previsti con il concordato biennale e la scarsa propensione di questo governo a disincentivare l’evasione, porteranno sicuramente a una diminuzione del gettito fiscale. In questo quadro economico per nulla rassicurante, l’inadeguatezza del governo guidato da Giorgia Meloni ci sta portando dritti a una manovra economica correttiva per far quadrare i conti. Più che a una legge di Bilancio, siamo di fronte ai continui rinvii e veti incrociati, per le divisioni, sempre più palesi, all’interno della maggioranza. Non bastano più le fiducie: siamo alla versione Milleproghe anche sulla Bilancio”. Così il deputato dem Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze.