“Dal ministro Fitto solo buio fitto. Continuiamo ad ascoltare da mesi solo buone intenzioni, senza dati e risposte concrete. La misura è colma. C'è bisogno di chiarezza e serietà. Da quando la destra è al governo l’attuazione del Pnrr è in clamoroso ritardo e il paragone con la tempistica degli altri Paesi Ue non ha senso: l’Italia è il maggior beneficiario e abbiamo 10 step con 10 rate; la Spagna 8 e ha già chiesto il pagamento della terza e inviato le modifiche al suo piano; la Germania 5. Il governo non ha più giustificazioni. Quando verrà erogata la terza rata da 19 miliardi? Quale problema Fitto non ha riferito al Parlamento che sta privando l’Italia di queste risorse? E quando sarà richiesta la quarta rata da 16 miliardi, riferita agli obiettivi già bucati del 30 giugno? Entro il 31 agosto il governo riuscirà ad inviare le modifiche al Pnrr e chiedere le risorse del RepowerEu? Su questo chiediamo ancora una volta di inviare subito al Parlamento le schede progetto sui programmi che si intendono modificare. Perché il prossimo primo agosto non potrà svolgersi solo una semplice informativa, ma dovrà realizzarsi un momento di pieno confronto e coinvolgimento con il Parlamento, che deve poter dare linee di indirizzo chiare e specifiche al governo come avvenuto nella precedente legislatura. La realtà è che la destra è inadeguata e sta rischiando di far saltare il Pnrr ai danni del Paese”.
Così Alessandro Alfieri, responsabile Pnrr della Segreteria nazionale Pd, e Piero De Luca, della Presidenza del gruppo Pd Camera con delega al Pnrr, intervenendo all’audizione alla Camera del ministro Fitto.