“Come avevamo denunciato anche nel corso dell’ultima audizione del Ministro Fitto, l’entusiasmo del governo nel celebrare l’arrivo delle rate è assolutamente ingiustificato. Ancora oggi, rispetto alle risorse ricevute, mancano da spendere ben 140 mld. Tanti obiettivi sono stati spostati in avanti e siamo in evidente ritardo rispetto al cronoprogramma originario. La Corte dei Conti europea conferma quanto stiamo contestando con forza da mesi. Addirittura ben il 62 per cento dei fondi totali dovrà essere speso il 2026. Il Governo ha il dovere di spiegarci come intende fare. La verità e che questa cifra certifica il rischio evidente di un fallimento storico del governo, che con rinvii, ritardi e rimodulazioni ha solo posticipato le scadenze e si rivela del tutto incapace di spendere fondi decisivi per la crescita e lo sviluppo del Paese. Questa è la verità. La Premier Meloni invece di raccontare le solite favolette, si impegni di più per mettere a terra i progetti, riconoscendo che c’è un problema enorme di stato di avanzamento della spesa. E soprattutto chiarisca al Paese chi si occuperà di questo Piano strategico qualora Fitto dovesse diventare commissario europeo”. Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione affari europei alla camera.