“Le parole del ministro Fitto di oggi confermano che il governo sta navigando a vista, portando il nostro Paese alla deriva. Non vi chiediamo di essere i primi della classe come ha detto la presidente del Consiglio, Meloni. Non vi avremmo mai assegnato una simile responsabilità. Ma neppure potete far diventare l’Italia l’ultima della classe. Anche perché è evidente che inviare in Europa le eventuali modifiche per ultimi, vuol dire ritardare la loro verifica da parte di Commissione e Consiglio, e vuol dire rischiare di far perdere all’Italia l’intero anno in corso per avviare i nuovi interventi proposti. È possibile che non si sappia ancora quali modifiche intenda apportare il governo, e quali progetti del REPowerEU stia elaborando? Il Paese intero, le comunità, gli amministratori locali, le associazioni di categoria, le imprese, hanno il diritto di sapere. Ad ogni modo, ciò che non è tollerabile è l'idea paventata da esponenti di maggioranza di rinunciare a parte dei fondi europei, abbandonando ad esempio investimenti decisivi per case di comunità, asili nido o lotta ai cambiamenti climatici. Al ministro Fitto ribadiamo l’invito a farsi aiutare e a non tornare indietro però rispetto all'impianto complessivo del Piano. L’Italia non può permettersi di fallire questa occasione. Sarebbe un danno di portata storica inimmaginabile. Noi abbiamo a cuore il futuro del Paese”.