"Lo strappo con cui la maggioranza sta tentando di imporre la riforma della prescizione, rappresenta un'inaccettabile atto di forza che umilia il Parlamento e ne calpesta le regole". Lo dichiara Franco Vazio, vice-presidente della Commissione Giustizia della Camera, a proposito del Ddl Anticorruzione.
"I presidenti di commissione - spiega - non hanno dato la parola a chi aveva diritto di intervenire, hanno fatto votare mentre Bonafede dettava la linea attraverso una diretta Facebook e hanno poi impedito la verifica di un voto anomalo e confuso. Le parole del ministro Bonafede, che parla di una rivoluzione, si commentano da sole: se la sua è la riforma epocale di cui parla, perché per introdurla ha avuto bisogno di ricorrere a due soprusi procedurali come un emendamento surrettizio e un allargamento del perimetro del Ddl Anticorruzione che indirettamente certifica l'inammissibilitá della stessa riforma? Vogliamo capire fino in fondo i termini dell’accordo, le strane alchimie circa i lunghissimi e anomali termini di entrata in vigore del provvedimento sulla prescrizione e soprattutto se la soluzione ipotizzata da Lega e M5S possa magari essere giustificata da qualche ragione personale ben individuata".
"Più che davanti a una riforma epocale qua siamo davanti a un calpestamento vergognoso dei regolamenti e delle regole democratiche e con essi dei diritti dei cittadini e magari al costretto dell’ennesimo legge ad personam", conclude.