“Il decreto su reddito e quota100 discrimina i lavoratori autonomi e i professionisti che non potranno accedere alle nuove norme per il riscatto della laurea; non è chiaro neppure se gli iscritti alle casse possano accedere al riscatto dei periodi non coperti da contribuzione. L’articolo 20 del decreto viola il principio di uguaglianza ed è a forte rischio di incostituzionalità, anche perché crea un ulteriore discrimine in base all’età anagrafica per il riscatto della laurea, se superiore o inferiore ai 45 anni.” Lo dichiara la vice capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Gribaudo.
“Questo decreto è un pasticcio e questa norma nasce male perché si basa sull’idea più cara all’esecutivo, quella del condono. Dal condono fiscale a quello contributivo, sono sempre i più deboli a rimetterci. Quota 100 costa 48 miliardi in 10 anni, ma non si trova un euro per abolire la doppia tassazione sulle pensioni dei professionisti. Non è una misura per i giovani e per chi ha carriere discontinue: gli onesti, i precari e i disoccupati sono i grandi dimenticati di queste norme sulle pensioni. I lavoratori autonomi” Conclude l'esponendte dem.