• 02/08/2017

Partono nuovi strumenti per il contrasto alla povertà'.
 
“Con l’approvazione da parte delle Commissioni congiunte XI e XII del parere sul decreto legislativo che attua la legge delega sul contrasto alla povertà, si chiude oggi l’iter parlamentare del Reddito d’Inclusione (ReI): la prima misura unica nazionale di contrasto alla povertà scatterà dal primo dicembre, giorno da cui si potrà far domanda per il beneficio.”
Lo dichiarano le Deputate del Partito Democratico Ileana Piazzoni e Anna Giacobbe, relatrici del provvedimento rispettivamente per le Commissioni Affari Sociali e Lavoro della Camera. “Il Reddito d’Inclusione (ReI), beneficio economico accompagnato da un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa, in fase di prima attuazione potrà contare su circa 2 miliardi di euro e sarà rivolto ai nuclei familiari con figli minori o disabili, donne in stato di gravidanza o persone ultra cinquantacinquenni in condizione di disoccupazione, per arrivare gradualmente, con progressivo incremento delle risorse, a raggiungere tutte le persone in condizione di povertà assoluta. Un obiettivo che va perseguito con il Piano nazionale per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale, come precisato nel parere oggi approvato, garantendo innanzitutto il buon funzionamento della misura e il completo utilizzo delle risorse stanziate. Diverse le indicazioni fornite al Governo per la stesura definitiva del decreto: dall'opportunità di riconoscere il beneficio agli ultra cinquantacinquenni disoccupati a prescindere dalla causa di tale stato e indipendentemente da una precedente occupazione, alla necessità che il Piano nazionale per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale – strumento triennale attraverso cui ampliare la platea dei beneficiari e l’importo del Reddito d'Inclusione – possa innalzare il massimale del beneficio e il limite mensile di prelievo in contanti; dall'opportunità di prevedere una deroga ai limiti e divieti vigenti per le assunzioni legate al potenziamento della rete territoriale dei servizi sociali, alla necessità di prevedere termini certi per l’erogazione ai Comuni e agli Ambiti territoriali delle risorse a ciò destinate. L’introduzione del Reddito d'Inclusione (ReI) colma una lacuna importante nel nostro sistema di protezione sociale. L’impianto delineato dal decreto legislativo necessiterà di un’implementazione costante e di verifiche sull'attuazione e sull'efficacia – concludono le Deputate – ma l’entrata in vigore della misura consente finalmente all'Italia di riallinearsi al resto dei Paesi dell’Unione Europea, dotandola di uno schema di reddito minimo di ultima istanza."