Entro il 2030 il 42,5% dell’energia consumata nella Ue proverrà da fonti rinnovabili. La decisione è frutto dell’accordo tra Consiglio Europeo e Parlamento europeo che prevede anche l’accelerazione delle autorizzazioni per evitare burocrazia e ostacoli che oggi ostacolano la produzione. Un’ottima notizia che purtroppo aggrava le preoccupazioni per i ritardi dell’Italia sul PNRR che doveva essere il volano della transizione ecologica con più di un terzo dei fondi disponibili dedicati all’ambiente. Ancora una volta mancanze e limiti del Governo mettono davvero a rischio lo sviluppo del paese. Mentre l’Europa corre.
Lo ha scritto su Facebook Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.