“Non sappiamo come finirà in Piemonte, ma è certo che dopo la Giunta Umbra a guida Tesei, che ha reintrodotto l’obbligo del ricovero per la somministrazione della pillola RU486, anche l’assessore Piemontese Marrone ci ha provato, aggirando del tutto le linee guida del Ministero della Sanità che invece prevedono il ruolo dei consultori ed il day hospital nella interruzione di gravidanza in applicazione di una legge dello Stato, la legge 194. In Toscana si è scelto altro, e con delibera della Giunta Regionale, dopo il parere del Consiglio Sanitario Regionale, si è stabilito che la pillola RU486 può essere prescritta alle donne dagli ambulatori funzionali, collegati ai presidi ospedalieri, garantendo privacy e tutte le informazioni necessarie. Destra e Sinistra si misurano anche cosi: garantendo o meno l’autodeterminazione delle donne, la libera scelta e sostenendo le donne in un momento già molto difficile da affrontare".
Lo dichiara Susanna Cenni, deputata toscana Pd
“La candidata Ceccardi cosa ha da dire in merito alle donne Toscane? Cosa intende fare per la piena applicazione della 194? Dopo averla vista alle prese con lo spray al peperoncino, aver letto le sue dichiarazioni sulla violenza sulle donne che invitano tutte semplicemente a non sentirsi “prede”, sono curiosa di conoscere le sue proposte in merito. Perché non basta essere una giovane donna per rappresentare le donne Toscane. Qui le politiche pubbliche hanno investito sulle donne, sulla loro salute, sui consultori, sugli asili nido, sulla libertà femminile, su conciliazione e condivisione, sui centri antiviolenza, ed il codice rosa nasce dalle scelte sociosanitarie di questa Regione. Le Toscane lo sanno e non si faranno riportare nel medioevo. Voteranno tante donne nel consiglio regionale e faranno vincere Eugenio Giani”.