“Uno degli obiettivi più significativi che questo governo si è dato è quello di tutelare e migliorare il lavoro e le condizioni dei lavoratori, con un’attenzione particolare al lavoro femminile e a quello giovanile. Il salario minimo è uno degli strumenti che riteniamo utili soprattutto per proteggere le fasce più deboli. Bene dunque che il commissario europeo Nicolas Schmit abbia fatto riferimento alla necessità di lavorare verso un quadro europeo per il salario minimo. Aggiungiamo, però, che secondo noi sarebbe molto utile valorizzare il modello italiano di relazioni industriali che ha come pilastro il contratto collettivo nazionale. Per questo chiediamo al governo un supplemento di attenzione per evitare che un salario minimo previsto per legge e che valga per tutti, a prescindere dal contratto collettivo nazionale, possa avere un ruolo depressivo dei salari. Siamo sicuri che insieme alla ministra Catalfo potremo trovare le soluzioni migliori per evitare un danno proprio a quei lavoratori che vogliamo sostenere”.
Lo dichiara Debora Serracchiani, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera