"Oggi come partito Democratico abbiamo interrogato il governo in commissione affari sociali sui fatti riguardanti la comunità Shalom. Una comunità gestita da suore in provincia di Brescia, che ospita circa 250 persone (anche minorenni) con diverse problematiche: dalla tossicodipendenza, all'anoressia, fino ai disturbi comportamentali. Abbiamo chiesto se il Ministro fosse a conoscenza di quello che accade quotidianamente là dentro, di come i trattamenti e i metodi rieducativi siano al limite della barbarie e del fatto che nulla del cosiddetto metodo seguito abbia una qualche minima parvenza di sanitario o di scientifico. In quella comunità ci sono bambini, donne e uomini fragili che subiscono violenze e vessazioni e finiscono in un vortice di isolamento dal quale non riescono più ad uscire. Abbiamo preso atto della risposta interlocutoria del governo e degli accertamenti fatti dalla magistratura e di quelli in corso, ma siamo convinti che tutto questo non basti. Quella comunità va chiusa perché è sconcertante quello che con i nostri occhi abbiamo visto e quello che con le nostre orecchie abbiamo ascoltato dalle testimonianze dirette delle persone che sono riuscite ad allontanarsi da quella follia. È una vicenda che ci restituisce tantissime analogie, anche dal punto di vista del velo di coperture che ha intorno, con situazioni come il Forteto e per questo pensiamo che serva una commissione di inchiesta sulla comunità Shalom. Non possiamo permetterci il silenzio o l’indifferenza perché altrimenti tra qualche anno ci resterà solo il senso di colpa per non aver fatto abbastanza ad evitare altra sofferenza ed altro dolore a persone fragili che avrebbero solo bisogno di cure e vicinanza, in primis da parte delle istituzioni". Lo affermano Marco Furfaro deputato e capogruppo PD in commissione affari sociali, e Gianni Girelli, deputato Pd, durante il question time al ministro della salute sulle violenze commesse nella comunità.