“Chiediamo che il Ministero, in accordo con le Regioni, assicuri un numero di posti letto adeguato e tempestivi interventi di riabilitazione post acuta, garantendo oltre al trattamento delle menomazioni senso-motorie, anche quelle cognitive”. Lo prevede una risoluzione sulle cure per le persone colpite da ictus cerebrale, firmata dalla deputata del Partito democratico Elena Carnevali, e approvata oggiall’unanimità dalla Commissione Affari sociali della Camera.
“L’ictus cerebrale – spiega - costituisce la prima causa di invalidità permanente in Italia. La qualità di vita delle persone dopo un ictus dipende molto dalla qualità e completezza della fase di riabilitazione. Ma la riabilitazione delle funzioni cognitive (memoria, attenzione e linguaggio) ancora oggi è un ‘lusso’ che a molti pazienti viene negato o poco assicurato. Troppe, infatti, sono ancora le disparità di accesso e di diffusione delle unità neurovascolari, che attualmente sono solo 170, su un fabbisogno stimato al Ministero della salute di oltre 300. Accanto ai corretti stili di vita per una efficace prevenzione, alla precocità della diagnosi, la nostra attenzione non può venir meno rispetto all'individuazione del setting riabilitativo più appropriato e rispettoso delle linee guida internazionali e alla messa a punto un idoneo progetto riabilitativo secondo quanto previsto dall’art. 44 dei nuovi Lea”.
“Siamo convinti che gli impegni assumeranno un’importanza primaria sia per il Governo, che ha dato parere favorevole, sia per le Regioni a cui spetta la pianificazione e l’organizzazione”, conclude.