“Così si lede il diritto alla salute dei cittadini”
"Non siamo per niente soddisfatti della risposta del sottosegretario alla Salute Gemmato che ha evaso totalmente il quesito della nostra interrogazione su quali misure il Ministero ritenesse di adottare fino all'entrata in vigore del decreto sui nuovi Lea, affinché non venga leso il diritto alla salute dei cittadini e siano garantite le prestazioni attese da tempo. Questa ulteriore proroga ci preoccupa molto ed è particolarmente grave in un momento in cui ci sono liste di attese importanti e in cui le famiglie si rivolgono sempre più al privato che ha un aumento percentuale significativo e che non tutti si possono permettere. Questo ritardo comporta un ulteriore elemento di disparità e penalizza la piena uguaglianza dei cittadini. Il decreto Lea ha infatti proprio l'obiettivo di individuare le prestazioni offerte gratuitamente ai pazienti, di cui si avvantaggerebbero soprattutto le fasce più fragili della popolazione. Si parla di prestazioni importanti, dai test neonatali estesi, ai test generici per malattie rare e croniche, alla tecnica pma, tanto per fare alcuni esempi. Pertanto questa mancanza renderà peggiore non solo la tempestività della cura, ma anche la possibilità di diagnosi precoce con conseguenze pesanti sulla presa in carico e sulla tempestività della terapia. Ci troviamo davanti a uno Stato che predilige assecondare le richieste che vengono dai privati piuttosto che tutelare il diritto alla salute dei cittadini che continuano a pagare sulla loro pelle i suoi ritardi e le sue inefficienze".
Così Ilenia Malavasi, deputata del Pd della Commissione Affari Sociali della Camera.