Sanità: Lorenzin, Lea una priorità attuare subito riforma
Dichiarazione on. Beatrice Lorenzin, ufficio di presidenza gruppo Pd
Dichiarazione on. Beatrice Lorenzin, ufficio di presidenza gruppo Pd
Dichiarazione on. Elena Carnevali, capogruppo Pd commissione Affari Sociali
“Apprendiamo con soddisfazione l’interesse del Governo per il tema dei livelli essenziali delle prestazioni che da anni attendono una compiuta definizione. Il PD è impegnato da tempo su questi aspetti e si impegnerà con forza affinché si svolga quanto prima un confronto compiuto in Parlamento, luogo deputato a fornire indicazioni al riguardo.
“L’obbiettivo irrinunciabile dichiarato oggi del ministro della Salute Roberto Speranza è di avvicinare ogni giorno di più la realtà ai principi dell’art. 32 della Costituzione, principio e scelta che sottoscriviamo. Auspico che l’aggiornamento dei Lea e nomenclatore insieme alle osservazioni della Commissione diventino finalmente realtà. A distanza di due anni dal loro aggiornamento, lo dico anche da relatrice, è necessario e doveroso che diventino diritti esigibili. Due anni per l’approvazione del decreto tariffe è un lasso di tempo inaccettabile.
“Ci sono malattie come quelle polmonari da micobatteri non tubercolari (Ntm-Ld) che fanno poco notizia. Ma sono insidiose, prevedono combinazioni di antibiotici pesanti e sono drammaticamente aumentate negli anni compreso il tasso di mortalità. Oggi c’è stata l’apertura all’inserimento di questa malattia nei Lea da parte del sottosegretario alla Salute, Coletto, ma nessuna garanzia per il riconoscimento come malattia rara. Giudico tutto ciò comunque un passo avanti, se davvero si tradurrà in realtà, per aiutare questi pazienti.
“La proposta della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri di inserire la circoncisione rituale nei Livelli essenziali di assistenza è giusta, seria e condivisibile. Eseguire in clandestinità, senza alcuna assistenza, igiene o personale preparato, la circoncisione è molto pericoloso, come purtroppo dimostrano i recenti fatti di cronaca di questi ultimi giorni. Tra l’altro, parliamo di un fenomeno che ormai riguarda migliaia di bambini ogni anno e può e deve essere affrontato positivamente solo attraverso un provvedimento nazionale.
“Che si sia fatta prendere la mano durante l’audizione, andando a braccio, non c’è dubbio, perché se il ministro della Sanità dichiara che mancano 600 milioni di euro per il finanziamento dei Lea, o si è confusa oppure ha il dovere di non sparare cifre a caso ma di chiarire a quali capitoli di finanziamento si riferisce: se alle prestazioni, e quali, o piuttosto a quali protesi o ausili del nomenclatore tariffario.
Il ministero della Salute, pur consapevole della gravità della patologia dell’acufene e dell’alto numero di persone affetto da questo disturbo, nel rispondere alla mia interrogazione oggi in commissione, ha dichiarato che non intende inserire la patologia nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza per mancanza di risorse. Nel ritenermi totalmente insoddisfatta della risposta, devo stigmatizzare l’indifferenza dell’esecutivo verso una platea, anche molto cospicua, di malati che chiedono semplicemente che venga rispettato il loro diritto alla salute.
“I diabetologi SID, l’Associazione Medici Diabetologi e le persone affette da diabete denunciano che dai LEA, i livelli essenziali di Assistenza, definiti e recentemente aggiornati dal Parlamento, sono sparite le calzature cosiddette “di serie” rivolte ai malati di diabete mentre sono rimaste quelle “su misura”, più costose. Queste calzature per chi soffre di diabete sono necessarie, fondamentali sia per la prevenzione primaria che per quella secondaria legate a complicazioni che possono essere gravi per chi è malato.
"Esprimo soddisfazione per l'approvazione in commissione Bilancio alla Camera dell'emendamento che, per le regioni virtuose, riduce il vincolo della spesa per il personale sanitario dello 0,1 per cento annuo.
Lo dichiara Maria Antezza, deputata del Partito democratico e firmataria, insieme alla collega democratica Elena Carnevali, dell'emendamento approvato.