Borghi: norma ad personam per assumere collaboratori di parlamentari grillini*
“Dopo un tentativo maldestro di resistenza, la relatrice Nesci è stata costretta alle dimissioni. È la prova che il decreto Calabria conteneva una norma ad personam che avrebbe consentito la nomina a commissario alla sanità di un collaboratore parlamentare del M5s privo dei requisiti previsti dalla legge”. Così il democratico Enrico Borghi, della presidenza del Gruppo commenta le dimissioni della deputata grillina Dalila Nesci da relatrice al decreto sulla sanità calabrese che contiene deroghe alla normativa vigente per la nomina dei dirigenti sanitari che consentono di ottenere l’incarico anche a candidati senza i requisiti previsti dalla legge, tra questi Gianluigi Scaffidi collaboratore parlamentare della deputata Nesci. “A nulla è servita la difesa parlamentare, alla fine anche il M5s che giurava di voler nominare solo persone competenti ha riconosciuto di aver scritto una norma per aggirare le regole che impongono criteri di competenza. Alla prova dei fatti, i paladini dell’onestà sono stati presi con le mani nel sacco, intenti com’erano alla spartizione delle cariche. Altro che “fuori la politica dalla sanità”. È una vittoria della tenace opposizione fatta dal gruppo dei deputati democratici”.