“I dati riferiti oggi in audizione davanti alla Commissione Cultura alla Camera dal ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi, hanno dimostrato la validità della posizione del governo, sostenuta dal Pd. Come gruppo in Commissione Cultura abbiamo particolarmente lavorato per le scuole in presenza perché siamo convinti che sia un fondamentale strumento contro le disuguaglianze e per la crescita in comunità dei ragazzi e delle ragazze. Davanti ai dati riportati dal ministro non posso che essere soddisfatto della strada scelta da Pd e ministero su questo importante tema. La catastrofe di assenze e contagi non c’è stata. E’ inutile negare che la situazione generale abbia ovviamente elementi di criticità legati alla crescita della variante Omicron, tuttavia i numeri parlano chiaro: su un totale di 7.362.181 studenti e studentesse, gli alunni in presenza sono l`88,4%. Attualmente è in quarantena il 9% degli alunni delle scuole d’infanzia, il 10,9% della primaria, il 12.5% della secondaria. Il 93.4% delle classi è in presenza (di cui il 13.1% con didattica mista integrata). Dobbiamo ancora lavorare ma in questa direzione: per consentire lezioni in sicurezza, adeguando per prima cosa alcuni protocolli tarati sulla variante delta, pensiamo per esempio alle mense. I dati ci dicono anche che al momento è in Dad completa 6.6% della popolazione studentesca. Certo, nessun ragazzo a casa può far piacere, per questo credo che sia fondamentale attivare subito forme di ristoro educativo per le bambine e i bambini che hanno perso mesi di scuola, assieme a un sostegno psicologico per i ragazzi in difficoltà, il cui rifinanziamento è stato già inserito in un emendamento della legge di bilancio”.
Così in una nota il deputato del Partito Democratico Paolo Lattanzio, membro della Commissione Cultura e capogruppo Pd in Commissione Infanzia.