“Un ragazzo in difficoltà prima lo giudicano inadatto per il merito, poi lo espellono dal sistema, gli tolgono il reddito, così finisce nel giro della criminalità, lo umiliano perché ‘aiuta a crescere’. Questa è la scuola immaginata dal ministro Valditara? Una scuola punitiva e repressiva che umilia, soprattutto, i più indifesi? Per noi l’istruzione deve essere inclusiva, democratica, combattere le disuguaglianze e sostenere i più fragili. La scuola prevista dalla Costituzione. Sono davvero sconcertanti le parole del ministro. La scuola non è un carcere che deve riabilitare, ma un luogo dove consentire a tutti di crescere e formarsi”.
Così la capogruppo in VII commissione alla Camera e responsabile Scuola del Pd, Irene Manzi.