• 17/02/2023

“Non si tratta solo della cancellazione del Superbonus: vietando agli enti locali e alle altre P.A. di acquistare i crediti incagliati il governo sta portando alla chiusura decine di migliaia di imprese, fermando almeno 100mila cantieri, mandando sul lastrico migliaia di famiglie e facendo perdere il lavoro a centinaia di migliaia di persone occupate nel settore edile e in tanti altri comparti. Senza cessione del credito il bonus, strumento che certamente poteva ancora essere migliorato, diventa davvero una misura per pochi (e anche molto ricchi): per evitare l’incapienza fiscale servono redditi imponibili molto alti, mentre la cessione del credito consentiva che la misura fosse alla portata di tutti indipendentemente dalle possibilità economiche. In questo Paese abbiamo un tema serio di efficienza della residenzialità ed entro il 2030 tutti i nostri edifici dovranno andare in classe D, sia per direttiva europea sia per abbattere la carbon footprint dell’edilizia: se lo potranno permettere tutti? Secondo i sindacati sono a rischio 100mila posti di lavoro: che ne sarà di quelle persone? Con questo decreto rischiamo una crisi sociale: ci opporremo con forza”.

Così la deputata del Partito democratico, Rachele Scarpa.