• 31/01/2019

Dichiarazione on. Raffaella Paita, capogruppo Pd in commissione Trasporti

"E’ chiaro che questa è la reazione nervosa di un ministro che da tempo ha perso il controllo delle sue azioni. Se Toninelli pensa che interrompere la TAV sia un vantaggio per la finanza pubblica, perché i costi superano i benefici, non dovrebbe avere nessuna paura del giudizio della Corte dei Conti. Anche perché la famosa analisi costi/benefici c'è, ma non si vede. Caso singolare di trasparenza. Molto singolare. Quanto al costo dell'alta velocità, il ministro sfiora il ridicolo perché ha appena sbloccato un lotto del terzo valico esattamente alle condizioni economiche dei governi precedenti. Cioè, secondo le sue accuse, con un enorme spreco di denaro pubblico. Ricordo infine a Toninelli che il Ponte sulla Stretto ha sempre fatto parte dei programmi di governo dei suoi alleati della Lega, non dei nostri. Riconosciamo però, onestamente, anche i passi avanti: il ministro sa che il Ponte sullo Stretto non esiste ancora. Dopo il Brennero deve aver studiato.”