“Salvini venga a riferire in Parlamento sulle aggressioni dei No Tav nei confronti dei militanti Pd che si sono verificate nel corso del corteo del 1 Maggio a Torino e spieghi per quale motivo, nonostante l’alto rischio di episodi di violenza, non sia stato predisposto un piano di pubblica sicurezza efficace e capace di prevenire gli scontri”. Lo chiedono i deputati del Partito Democratico Davide Gariglio, Francesca Bonomo, Enrico Borghi, Piero Fassino, Silvia Fregolent, Andrea Giorgis, Chiara Gribaudo, Stefano Lepri e Giacomo Portas, con un’interrogazione al ministro dell’Interno.
“E’ evidente – spiegano – che gli stessi scontri siano stati premeditati e cercati dai manifestanti No Tav che hanno forzato il cordone di sicurezza predisposto dagli organizzatori del corteo per giungere in piazza San Carlo, dove era in corso il comizio conclusivo dei sindacati; ed è altrettanto chiaro che l’intervento delle Forze di Polizia abbia comunque evitato conseguenze peggiori. Tra i rappresentanti dei No Tav autori dell’assalto vi erano molti esponenti dei centri sociali mentre alla testa di tale corteo erano presenti numerosi consiglieri comunali del M5S che in molteplici occasioni hanno colpevolmente difeso e giustificato gli atti di violenza degli oppositori della Torino–Lione”
“E’ quindi opportuno che il Ministro dell’Interno appuri le responsabilità dirette negli scontri da parte di eletti nelle amministrazioni pubbliche ed assuma iniziative, per quanto di sua competenza per censurare, stigmatizzare e punire tali comportamenti””, conclude.