“La presentazione del 12esimo rapporto Favo sulla condizione assistenziale dei malati oncologici evidenzia l’urgenza di una ripresa dell’attenzione nei riguardi di questi pazienti attraverso un rilancio dell’attività di screening (ridottasi durante l’emergenza di 2,4 milioni di esami), delle diagnostiche e delle visite. Il rischio, sia in Italia che in Europa, sarebbe altrimenti quello di tornare a vedere un aumento dei tassi di mortalità. Molte buone attività sono state promosse sia in tema di ricerca che nella costruzione delle reti regionali di tumor board, ma sono ancora disomogenee e insufficienti. Serve adesso la realizzazione di un ‘sistema oncologico italiano’, a partire dall’approvazione del nuovo Piano oncologico coordinato con il piano oncologico europeo e coerente con le linee guida organizzative dell’accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2019”.
Così Elena Carnevali, capogruppo Pd in commissione Affari sociali alla Camera.
“Dobbiamo intervenire - aggiunge la deputata dem - per garantire in modo omogeneo in tutto il territorio nazionale la presenza di centri di riferimento. Tumor Board e Molecular tumor board sono necessari per realizzare una medicina di precisione, così come sono garanzia di accesso al diritto alla salute anche i test diagnostici di alta complessità e i farmaci innovativi. La medicina di prossimità e l’assistenza dei pazienti oncologici deve essere più capillare. Mi auguro che la giornata mondiale del malato oncologico - conclude Elena Carnevali - ci faccia cogliere l’urgenza di intervenire e di approvare la mozione di maggioranza promossa con Favo e, soprattutto, di raccogliere il grido di preoccupazione delle tante associazioni di pazienti”.