“La decisione della Turchia di ritirare la propria adesione alla Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne è molto grave per due ragioni: da un lato, ovviamente, poiché testimonia l’arretramento di questo Paese nel percorso di protezione delle donne dalla violenza e di fuoriuscita da un approccio culturale patriarcale nel rapporto di genere; dall’altro, perché questa decisione sbagliata e antistorica si inserisce in una più complessiva deriva repressiva in cui la Turchia sembra precipitare via via ogni giorno di più, con arresti indiscriminati di oppositori politici e giornalisti indipendenti. Mi rassicurano sull’impegno italiano a contrastare questo precipitare degli eventi, sia la risposta data oggi alla mia interpellanza dalla sottosegretaria agli Esteri, Marina Sereni, che il diretto intervento del presidente del Consiglio, Mario Draghi, che ha telefonato a Erdogan per esprimere preoccupazione per il rispetto dei diritti umani in Turchia, violati in questi giorni proprio dall'escalation di violenze contro gli oppositori”.
Così la capogruppo dem in commissione Esteri alla Camera e responsabile Pd per l’Europa e gli affari internazionali, Lia Quartapelle.