• 22/06/2022

Dichiarazione di Lia Quartapelle, capogruppo Pd Commissione Esteri

“Dal 24 febbraio il nostro mondo è completamente cambiato. L’aggressione russa si è incaricata di bombardare non solo le città ucraine ma anche le convinzioni su cui abbiamo costruito le condizioni di vita dei nostri cittadini in Europa dopo la fine della Seconda guerra mondiale.” Così Lia Quartapelle, capogruppo del Partito democratico in Commissione Esteri, nel corso del dibattito sulle risoluzioni sull’Ucraina in vista del consiglio europeo del 23  e 14 giugno. “L’unico modo per uscire più forti da questa guerra – ha proseguito Quartapelle-  è fare in modo che il metodo europeo, il progetto europeo abbia successo. E’ l’unica arma nelle nostre mani.” Per la parlamentare Dem “l’esito della guerra, le condizioni per la pace, la possibilità di sbloccare i porti ucraini non dipendono solo da noi. L’unica cosa che è interamente nelle nostre mani è la forza, la convinzione con cui intendiamo proseguire nell’integrazione europea.” Secondo Quartapelle “la decisione di concedere a Ucraina e Moldavia lo status di paese candidato è una decisione storica. In questo momento – ha sottolineato- c’è bisogno di Italia perché la costruzione della casa comune non vacilli. Ma c’è bisogno di Italia anche per evitare strappi e fughe in avanti che possono mettere tutto il sistema in tensione. Dobbiamo averlo ben chiaro, che il nostro Paese può giocare un ruolo storico. Non siamo uno dei suonatori dell’orchestra, né siamo il direttore ma in questo momento siamo il primo violino, quello a cui tutti guardano per vedere quando attacca, e seguirlo. Questo il livello di ambizione che vogliamo tenere, ha concluso Quartapelle. Vogliamo andare al di là degli interessi di parte e vogliamo condividere una visione. Per questo abbiamo proposto alcune tappe per il rilancio del progetto di integrazione. Vorremmo che su questo si potesse discutere, in questa aula e nel paese con le altre forze politiche.

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