“Il Partito democratico si batte per un’Europa sociale e solidale. Un’Europa che non sia ostaggio né di una cieca burocrazia e tecnocrazia, né di egoismi e sovranismi nazionali. Un’Europa vicina ai problemi reali di famiglie, studenti, lavoratori, imprenditori. Per raggiungere questo obiettivo è fondamentale lavorare in modo serio sull’utilizzo delle risorse del quadro finanziario del bilancio pluriennale. A tal fine, ci opponiamo con forza ad eventuali tagli alla politica di coesione e agricola e chiediamo, al contrario, un bilancio settennale più corposo e ambizioso, fondato su un maggiore contributo da parte degli Stati che ricevono molto più di quanto versano, come Ungheria e Polonia. Ma non basta. Serve un incremento delle risorse proprie dell’Ue. Pensiamo all’idea di una web tax, ad aliquote che incidano su una fiscalità diretta armonizzata, ad una base imponibile consolidata comune per le imposte sulle società. Le risorse aggiuntive servono per rafforzare le azioni comuni di controllo e gestione delle frontiere esterne, per creare un meccanismo di assicurazione europeo contro la disoccupazione ciclica e per fornire un maggiore sostegno al reddito e all’occupazione. E’ necessaria, poi, la riduzione a monte delle risorse per gli Stati che non rispettano lo Stato di diritto e gli obblighi legati ad un’equa ripartizione delle responsabilità nella gestione del fenomeno migratorio. Al contempo, è necessario iniziare a ragionare sulla opportunità di un futuro bilancio della zona euro. Si tratta di temi fondamentali per convincere 500 milioni di cittadini europei sulla bontà del processo di integrazione”.
Così i parlamentari Dem Giani Pittella e Piero De Luca in una nota a margine dell’audizione alla Camera del Commissario Ue Oettinger.