“Questo governo non può continuare a fare due parti in commedia”. Lo ha dichiarato Luigi Marattin, capogruppo Pd in Commissione Bilancio, nel corso dell’intervento in Aula sull’informativa del ministro Tria sull’eventuale procedura Ue per debito eccessivo.
“Tria ci è venuto a dire che – ha continuato – che non si spenderanno i risparmi di reddito di cittadinanza e Quota 100. I due vice-premier continuano a dire che quei risparmi saranno spesi in politiche per la famiglia. Tria ci è venuto a dire che nel 2020 il rapporto deficit/Pil scenderà di altri 3 decimali – sono circa 6 miliardi. I suoi vice-premier ci dicono che nel 2020 spenderemo decine di miliardi per la flat tax. Tria ci ha detto che l’aumento dell’Iva non è una clausola ma legge dello Stato. I suoi due vice-premier continuano a giurare e spergiurare che non ci sarà mai aumento dell’Iva. Tria è venuto a dirci che dobbiamo normalizzare le condizioni del nostro debito pubblico. I suoi due vice-premier sono venuti a dirci che, in fondo, del debito pubblico possiamo infischiarcene perché tutto quello che è desiderabile è possibile. Tria ci spieghi a quale governo stiamo guardando: al suo o a quello dei due vice-premier Salvini e Di Maio? Tria sa che la situazione economica italiana è fragile e rischia di diventare grave all’improvviso? Quando gli stati vanno incontro a guai seri non lo fanno mai con troppo preavviso. Noi stiamo andando incontro all’estate e in estate gli scambi sono più rarefatti quindi bastano piccoli movimenti del mercato per far peggiorare la situazione dei nostri conti pubblici e di converso dei nostri istituti bancari”.
“Attenzione perché alla fine la responsabilità di quello che sta per accadere la storia la assegna per nomi e cognomi”, ha concluso.