"Nel fantastico mondo della ministra Bernini non trovano spazio le tante segnalazioni degli studenti, delle famiglie e dei docenti che vivono in una tempesta perfetta creata dalla riforma di questo governo.”. Lo dichiara la deputata e capogruppo Pd in Commissione Cultura, Irene Manzi intervenendo sull'informativa della ministra Bernini sull'accesso ai corsi di laurea in medicina. “Bernini – sottolinea la parlamentare dem - parla di merito e si nasconde dietro presunti sabotaggi ma sono i dati Gimbe che sconfessano il le parole della ministra: sono state concentrate 450 ore di lezione in 60 giorni. In poche parole il semestre promesso è diventato un bimestre con didattica a distanza e scarsa interazione con i docenti.”. “Questo si chiama merito? No è la Caporetto annunciata di una riforma superflua il cui fallimento la ministra dovrebbe riconoscere chiedendo scusa. Le stesse scuse che la ministra dovrebbe agli studenti irrisi ed oggetto di un bullismo istituzionale davanti a platee politicamente amiche. Non servono delle toppe, serve rivedere nel profondo il contenuto della riforma all’interno delle aule parlamentari, riaprendo il confronto ed il dibattito su una legge profondamente sbagliata ed inadeguata per gli studenti, le università ed i loro docenti”, conclude Manzi.