“Venezia ha vissuto una settimana tragica, con una sequenza di maree eccezionali che non si era mai vista. Bene ha fatto il governo a nominare il commissario così come previsto dallo Sbloccacantieri. Ora toccherà in particolare a Elisabetta Spitz, fare piena luce sullo stato dell’arte e chiudere l’opera il più in fretta possibile. Il Mose va concluso nella consapevolezza che da solo non sarà sufficiente a risolvere tutti i problemi. Stiamo parlando di un’opera ideata negli anni ‘80 che, di fronte ai mutamenti climatici, dovrà necessariamente essere accompagnata da altri interventi. La Regione governata da 25 anni da Forza Italia e Lega, e che da oltre quattro anni governano anche la città, hanno la grave responsabilità di aver lasciato andare Venezia alla deriva”.
Lo dichiara Nicola Pellicani, deputato Pd, intervenendo in Aula.
“Dobbiamo mettere in campo studi, progetti, iniziative per pensare al futuro con un orizzonte temporale di almeno cinquant'anni. In tal senso Venezia è la città adeguata, più di ogni altra, per ospitare un centro di studio e ricerca sui cambi climatici di rilievo internazionale. Purtroppo tutte le risorse sono state concentrate per la realizzazione del Mose, oltre 5,5 miliardi, senza contare le opere connesse altrimenti si superano i 7 miliardi. Ma dobbiamo tornare a investire anche nella residenza per favorire il ripopolamento della città, investire nelle persone, nei cittadini di Venezia. Questa è l’armatura del dossier Venezia – conclude l’esponente dem - per affrontarlo meglio ritengo sia giunto il momento non solo di rifinanziare, ma di aggiornare la Legge Speciale, che resta uno strumento fondamentale per il governo della città”.