“Sono più di 15 mila le donne che nel corso del 2020 hanno iniziato un percorso nei centri anti violenza, per oltre 3 mila di loro si è trattato di un’emergenza iniziata proprio durante il lockdown, mesi terribili per molte donne, le quali nella maggior parte dei casi subiva però violenza già da prima. Non solo, oltre il 60 per cento delle donne che subiscono violenza non la denuncia, e non la racconta nemmeno alle persone più vicine, più care. Io voglio dire qui in Aula che finché ci sarà anche solo una donna colpita noi non avremo pace”.
Lo dichiara Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera, intervenendo in Aula per la dichiarazione di voto sulla mozione unitaria contro la violenza sulle donne.
“Noi – prosegue l'esponente dem - siamo arrabbiate, perché nonostante gli sforzi e le energie che abbiamo profuso in questi anni, nonostante le conquiste che abbiamo ottenuto, in special modo con i governi di centrosinistra, e penso al codice rosa, alla legge contro il femminicidio, alla ratifica della Convenzione di Istanbul, alle norme sulla parità salariale, ecco nonostante tutto questo abbiamo ancora numeri drammatici. Ogni tre giorni una donna viene uccisa. Non è ammissibile, non è questo il mondo che ci immaginiamo”.
“Serve una grande svolta morale e culturale. Dobbiamo tutte e tutti reagire di fronte a questo orrore, dobbiamo cambiare il modo di concepire il rapporto uomo donna; dobbiamo reagire alla violenza senza più omertà, senza più complicità. La violenza contro le donne va colpita, non solo perché è un crimine ma perché è una vera e propria violazione dei diritti umani. Con la speranza – conclude Pezzopane - che questa giornata nazionale contro la violenza sulle donne serva anche a dare una scossa all’opinione pubblica, serva a cambiare le menti, a farci riflettere, per costruire un'Italia migliore, in cui nessuna donna muoia più per mano di un uomo violento”.