“Dopo quasi un anno di discussione in Commissione Affari Sociali, oggi abbiamo approvato all’unanimità una risoluzione sulla salute mentale che porta la mia prima firma”. Lo dichiara Giuditta Pini, deputata del Partito Democratico e membro della Commissione Affari Sociali alla Camera. “Nel nostro Paese – continua Pini - sono assistite dai servizi specialistici 851.189 persone e la legge 180/78, conosciuta come legge Basaglia, ha portato il l’Italia ad essere avanguardia, ma ancora molto rimane da fare. Dopo mesi di discussione e audizioni abbiamo licenziato un testo che teneva conto delle proposte di tutti i gruppi. Nei 13 punti di impegno della risoluzione abbiamo chiesto al Governo di supportare le persone affette da problemi di salute mentale nella ricerca di un lavoro, nell’inclusione sociale e abitativa, ad aggiornare i Lea, a verificare il rispetto della normativa del TSO in tutto il territorio nazionale, ad incrementare i fondi per consultori e distretti sanitari, oltre che ad assumere più personale specializzato, a formare e aggiornare il personale sanitario sociosanitario ed educativo. Abbiamo chiesto – inoltre - che si usi i budget di salute come strumento di integrazione sociosanitaria, che il Ministero riferisca periodicamente alla Commissioni Parlamentari sullo stato di attuazione delle politiche relative alla salute mentale e, infine, che si presti particolare attenzione ai giovani e alla neuropsichiatria infantile. Si tratta di un lavoro molto importante che impegna il Governo in un tema sempre più presente nella vita delle famiglie e del Paese”, ha concluso la deputata Pini.