“Quando dicevamo che la Zes Unica, così com’è stata progettata, avrebbe creato burocrazia invece di tagliarla e scoraggiato gli investimenti invece di incentivarli, non lo facevamo per recitare la parte dei bastian contrari. Già dalla sua genesi, la sua Zes mostrava limiti evidentissimi. Primo: come si può pensare che un tetto di spesa di 1 miliardo e 800 milioni potesse soddisfare le richieste di un territorio 500 volte più grande delle precedenti Zes. Secondo: avete messo in piedi una Struttura di missione che ancora oggi, a distanza di mesi, stenta a partire. Fino ad oggi il risultato è stato netto: zero autorizzazioni rilasciate”.
Così il deputato democratico della commissione Finanze, Claudio Stefanazzi, replicando al ministro Fitto dopo la sua informativa urgente sulla Zes unica.
“E mentre noi contestavamo ogni singolo passaggio - ha aggiunto - e la avvertivamo ad ogni passo falso dei rischi che si addensavano all’orizzonte, lei andava in conferenza stampa e ci diceva che era tutto ok. Puntando come al solito il dito sulle opposizioni, su quei parlamentari del Pd che ‘sperano che le cose vadano male’. E’ stata una follia aver pensato che allargando a dismisura il perimetro dell’area, i soldi sarebbero bastati comunque e per tutti. Non è colpa dell’Agenzia se avevate promesso il 60% di sgravi, ma avete messo risorse per arrivare a malapena al 10. Forse credeva di essere già dietro una scrivania a Bruxelles e invece è ancora qui. La Zes Unica - ha concluso - è un esperimento fallito e gli unici a pagarne le conseguenze, sono le imprese, l’economia, i lavoratori meridionali”.