31/05/2023 - 16:22

"Nella giornata del 23 maggio 2023, a Palermo, per le celebrazioni dell'anniversario della strage di Capaci, dove lungo l'autostrada 31 anni fa Cosa nostra piazzò il tritolo che uccise i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo, una manifestazione promossa da un cartello di associazioni e comitati studenteschi e dalla Cgil di Palermo, alla quale hanno aderito anche Agende Rosse, Anpi, comitati e associazioni antimafia, aveva in programma di partire dalla facoltà di Giurisprudenza per arrivare all'albero di Falcone per il minuto di silenzio alle 17.58, ora in cui esplose l'ordigno. Nelle intenzioni dei promotori si trattava di una manifestazione alternativa alle commemorazioni ufficiali, aperte la mattina dal Ministro dell'Interno. I manifestanti sono stati però bloccati in via Notarbartolo dalle forze dell'ordine, prima dell'incrocio con via Piersanti Mattarella, da mezzi blindati di polizia e carabinieri e da cordoni di agenti in tenuta antisommossa, in base, si apprende, ad un'ordinanza della questura di Palermo emessa, pare, poche ore prima, «per motivi di ordine pubblico». In seguito al blocco, dunque, di solo uno dei due cortei, la tensione è salita ed è sfociata in manganellate e percosse contro i manifestanti, come risulta anche dai video diffusi dai media, che testimoniano, tra l'altro, di studenti a terra, spintonati e tenuti giù a forza; soltanto poco prima del canonico minuto di silenzio preceduto da uno squillo di tromba, la polizia avrebbe sciolto il cordone e lasciato passare i manifestanti, anche se i blocchi sono proseguiti ancora lungo il percorso e la tensione è rimasta alta: per la prima volta le manifestazioni pacifiche che attraversano la città di Palermo il giorno della strage di Capaci, patrimonio collettivo e fortemente simbolico per la lotta alle Mafie, sono diventate terreno di scontro e di repressione della libertà di manifestare tutelata dalla nostra Costituzione. La manifestazione di Palermo rappresenta tradizionalmente il momento più significativo della commemorazione della strage di Capaci e della giornata della legalità, ma purtroppo i disordini causati dai blocchi e dai disordini e dal mancato ingresso in via Notarbartolo hanno pregiudicato il buon esito della manifestazione".

 

Lo scrive deputato Pd ed ex ministro del Lavoro, Andrea Orlando, in una interrogazione presentata alla Camera insieme al collega Anthony Barbagallo e rivolta al ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, per sapere "se non ritenga di dover fornire immediate spiegazioni in merito ai gravissimi fatti esposti, quali motivazioni possano averlo condotto ad assumere la decisione di chiudere l'accesso nelle zone adiacenti all'albero Falcone a migliaia di cittadini che manifestavano pacificamente contro le Mafie, e, soprattutto, se non ritenga di dover giustificare l'uso sproporzionato della forza nei confronti di studenti e manifestanti".

25/05/2023 - 16:26

Governo e maggioranza hanno il dovere di prestare grande attenzione alle parole del procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Giovanni Melillo e di altri giuristi ascoltati in Commissione Giustizia sulle ipotesi di depotenziare o cancellare il reato di abuso d’ufficio. Secondo il procuratore Melillo infatti, il venir meno della possibilità di sanzionare le condotte abusive “rappresenterebbe un vulnus agli obblighi internazionali in materia di corruzione con la convenzione di Strasburgo”, tra l’altro proprio alla vigilia del varo di una direttiva anticorruzione dell’Unione, con il rischio di apparire “come fonte di indebolimento del sistema di incriminazione” proprio ora che ci si appresta ad utilizzare le “ingenti risorse” del Pnrr. Importante anche il riconoscimento che la riforma della norma fatta nel 2020 abbia agito con efficacia sui “rischi di espansione di una discrezionalità giudiziaria rispetto all’attività amministrativa”. Una maggioranza profondamente divisa al suo interno, anche su questo punto, non può fare finta di nulla. Auspichiamo che si possa ragionare anche sulle nostre proposte per rispondere alle legittime richieste dei sindaci e degli amministratori.
Così Debora Serracchiani, deputata, responsabile Giustizia del Pd.

23/05/2023 - 16:55

Dichiarazione di Anthony Barbagallo, deputato Pd e segretario della commissione Antimafia

“Oggi non potrò essere a Palermo all’albero Falcone per ricordare il giudice e le vittime della strage di Capaci. Sono infatti a Roma poiché si è insediata la commissione nazionale antimafia, di cui faccio parte e nella quale sono stato chiamato a svolgere il ruolo di segretario. Inoltre , sono l’unico siciliano presente nell’ufficio di presidenza. Un incarico che, ancora di più e oggi in particolare, sento la responsabilità”. Lo dichiara Anthony Barbagallo, segretario regionale del PD Sicilia e deputato alla Camera durante una pausa dei lavori della commissione nazionale antimafia.
“Con ritardo questa Commissione  - aggiunge - si sta avviando ai lavori ed ora bisogna mettersi sotto. La mafia non è per nulla sconfitta: lo è certamente quella militare, dei corleonesi, il cui ultimo esponente di spicco, Matteo Messina Denaro, è stato arrestato nei mesi scorsi. Ma restano i tanti “misteri” sulle coperture di cui ha potuto godere Messina Denaro durante una latitanza lunga 30 anni. O le ombre – lunghe – sui tanti depistaggi, da Capaci a via D’Amelio. La mafia non spara ma si insinua nella pubblica amministrazione, drena i grossi capitali, è più impalpabile. E dunque – credo – più insidiosa.  Mi metterò al lavoro – conclude - col pensiero e l’azione , lo dobbiamo alla nostra terra, la Sicilia, e ai nostri martiri che hanno immolato la loro vita per un futuro migliore senza la mafia”.

23/05/2023 - 13:46

"L’insediamento della commissione antimafia nel giorno in cui cade la 31 ricorrenza dell'assassinio per mano mafiosa di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro sarebbe dovuta essere nella scia di un impegno univoco e riconosciuto da tutti, senza divisioni. Così invece non è.
Una presidente del consiglio che dopo tanti anni ha un mandato politico, e non subisce un governo tecnico, dovrebbe riservare particolare attenzione all’unità del Paese piuttosto che a suddividere piccole spoglie di potere. Onorare la memoria del martirio per mano mafiosa richiederebbe scelte condivise, per non abbassare la guardia nella lotta alle mafie, per costruire e accrescere la cultura della legalità, per mantenerla come patrimonio comune di tutto il Paese. Le divisioni nelle istituzioni fanno il bene delle mafie e il male del Paese. Ne vale la pena presidente Meloni?". Lo dichiara il deputato del Pd, Silvio Lai.

23/05/2023 - 11:02

L’insediamento della Commissione Antimafia, proprio oggi il 23 maggio, rappresenta un momento importante per la legislatura. La storia ci dice che la lotta alla mafia ha bisogno di unità e credibilità delle istituzioni. Proprio per questo le polemiche sviluppatesi sulla figura del presidente rischiano di compromettere dalla nascita il lavoro della commissione, su un tema che invece richiede la massima compattezza delle forze politiche.
Non possiamo ignorare le preoccupazioni espresse dalle associazioni delle vittime della mafia e della criminalità organizzata, che in questi anni hanno supportato il lavoro del Parlamento e che sono una voce autorevole nel paese.
Consapevoli dell’importanza di individuare una figura che sappia interpretare lo spirito della legge istitutiva della commissione, rivolgiamo un ulteriore appello alla maggioranza affinché si giunga ad individuare un presidente che allontani i timori espressi dalla società civile e che raccolga la volontà di collaborazione e di unità di tutti i gruppi parlamentari nella lotta alla mafia.

Così in una nota i componenti Pd nella Commissione Antimafia in seguito ad una riunione con i capigruppo Pd di Camera e Senato tenutasi questa mattina.

23/05/2023 - 09:53

Tweet di Anthony Barbagallo , capogruppo Pd commissione trasporti
A 31 anni da Capaci non vogliamo dimenticare Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani
Oggi si insedia la commissione nazionale antimafia: Il mio impegno #pernondimenticare #mafia #stragecapaci

09/05/2023 - 10:02

"La mafia non è una categoria del passato. Esiste ancora e in maniera tentacolare si è infiltrata nei luoghi chiave dell'economia e delle istituzioni, per affiancare ai traffici illegali su droga, armi, esseri umani nuove attività nell’economia legale. Ha già lanciato da tempo la sua opa sui grandi interessi economici, gli appalti pubblici, favorita da connivenze, omertà, indifferenza, complicità, corruzione. E si riproduce come “stato” nello Stato anche dentro i conflitti sociali, le diseguaglianze, la povertà e l'emarginazione, l'assenza dei diritti.
Per ricordare degnamente Peppino Impastato occorre non essere mai silenti, partire dai problemi aperti e lavorare per risolverli. Di certo allentare le maglie del codice degli appalti, alzare la soglia sull'uso del contante, va nella direzione opposta. Così come appare assurdo che ancora in Parlamento non sia stata insediata la commissione antimafia. Anche i comportamenti oltre alle scelte fanno la sostanza della lotta alla mafia". Lo scrive sui social Stefano Vaccari, deputato del Partito Democratico.

30/04/2023 - 12:11

"Ricordiamo Pio La Torre barbaramente ucciso dalla mafia insieme a Rosario Di Salvo per rinnovare l'impegno a contrastare tutte le mafie. È grave che i Presidenti delle Camere non abbiamo ancora costituito la commissione Antimafia. La lotta per la legalità deve essere priorità”. Lo scrive su Twitter il deputato dem Stefano Vaccari.

20/04/2023 - 12:11

Tweet di Peppe Provenzano della segreteria nazionale del Pd
La #destra non istituisce la Commissione Antimafia, che chiediamo da mesi. E oggi boccia alla Camera mio odg per un rafforzamento del contrasto alle #mafie e della vigilanza contro le infiltrazioni nell’attuazione del #PNRR. @GiorgiaMeloni condivide? Che dire? Vergogna. “ Lo scrive su Twitter Peppe Provenzano dopo la bocciatura di un suo odg al decreto Pnnr .

29/03/2023 - 17:05

“Il ritardo per la costituzione della commissione bicamerale Antimafia non è più accettabile. A ormai oltre 6 mesi dall’avvio della Legislatura, facciamo appello alla presidenza della Camera e a tutti i gruppi parlamentari di mettere fine a questa serie di incomprensibili rinvii. Come è stato con chiarezza denunciato anche dalla Corte dei Conti, in un momento così delicato di forti rischi di infiltrazioni mafiose per progetti e lavori legati alle risorse del Pnrr e con le nuove norme che riformano, e secondo noi peggiorano, il codice appalti, serve che la commissione sia costituita e pienamente operativa”. Lo dichiarano i componenti designati dal Gruppo della Camera Partito democratico, Peppe Provenzano, Debora Serracchiani, Andrea Orlando e Anthony Barbagallo.

 

 

14/03/2023 - 14:58

“L’intreccio tra mafie, criminalità organizzata e gioco d’azzardo non solo è un fatto assodato ma negli ultimi anni si è ulteriormente evoluto e rafforzato. Bene ha fatto la commissione Antimafia, attraverso il IV Comitato coordinato dal sen. Endrizzi, con un lavoro meticoloso, ad evidenziarne caratteristiche e i possibili interventi normativi”.

Lo afferma il deputato del Partito Democratico, Stefano Vaccari, che questa mattina ha partecipato al convegno di presentazione della relazione conclusiva della commissione Antimafia.
“Ora le proposte emerse - ha aggiunto - devono trovare un riscontro istituzionale a cominciare dalla necessità di giungere al più presto all’approvazione di una legge organica di riordino che garantisca al tempo stesso tutela della salute dei minori in particolare, contrazione dell’offerta in materia di giochi, pieno coinvolgimento degli enti locali e delle  realtà che rappresentano il tessuto sociale del Paese che si occupano delle conseguenze ovvero della ludopatia e dei danno sociali ed economici. Serve una nuova governance del settore giochi che, tra l’altro individui i fattori di rischio sia nel gioco fisico che in quello telematico e che preveda per i conti gioco online un regime più rigoroso di anti riciclaggio. Serve dunque - ha concluso - volontà politica e serve che le indagini delle commissioni speciali non rimangano negli archivi parlamentari. E’ il tempo di agire”.

03/02/2023 - 18:39

Andrea Delmastro e Giovanni Donzelli, esponenti di punta di Fratelli d’Italia e meloniani doc, si devono dimettere dai loro incarichi di sottosegretario alla Giustizia e vice presidente del Copasir: non è tollerabile la totale assenza di senso delle istituzioni da parte di questa destra, che utilizza i propri incarichi non a tutela della democrazia, ma come una clava per cercare maldestramente di colpire gli avversari politici. L’effetto finale è paradossale: divulgazioni di informazioni riservate, accuse scomposte all’opposizione e inutile bagarre creata sull’istituzione della commissione antimafia. Cosa ne pensa la premier Giorgia Meloni? Colpa del PD? Siamo seri e Fratelli d’Italia riporti la dialettica politica a un confronto dignitoso, facendo dimettere chi non è all’altezza del ruolo.

Lo dichiara la deputata dem Rachele Scarpa.

03/02/2023 - 18:30

La presidente Meloni continua a non rispondere. E’ d’accordo o no con la campagna di fango orchestrata dai suoi colleghi di partito contro il Pd? Oggi, parlando da presidente del Consiglio, ha fatto un appello alla responsabilità, all’unità del Paese contro le minacce e le violenze: ma questo appello non va rivolto a noi che abbiamo sempre lavorato per la coesione delle forze politiche e sociali contro ogni tentativo violento contro lo Stato e la democrazia ma ai suoi colleghi di partito. Sono loro che, qualche giorno fa, in uno dei momenti più importanti in cui, con la istituzione della Commissione Antimafia, si celebrava proprio l’unità del Paese contro le mafie, hanno scagliato verso il Pd menzogne gravissime e inaccettabili usando in maniera strumentale documenti riservati come manganelli su di noi. Domani, quando dice che parlerà di Delmastro e Donzelli, parlerà da capopartito che condivide e avalla la criminalizzazione del principale partito di opposizione creando un vulnus senza precedenti nei rapporti politici o avrà il coraggio di prenderne le distanze e condannare questi atti ignobili?.
Così Debora Serracchiani, capogruppo alla Camera del Pd e Simona Malpezzi, capogruppo al Senato del Pd.

03/02/2023 - 15:39

“Meloni non può più tacere: suoi strettissimi collaboratori usano documenti riservati dello Stato per colpire gli avversari, rischiando anche di intralciare indagini antimafia. E' una vergogna, devono lasciare i loro incarichi. Gli uomini della Meloni continuano a diffamare il Pd. Lo fanno per nascondere le gravissime responsabilità di Delmastro e Donzelli che hanno divulgato informazioni sensibili e riservate. Lascino i propri incarichi perché hanno dimostrato di non esserne all’altezza”.

Così Andrea Casu, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera, al Tg3.

31/01/2023 - 20:10

Sconcerta la superficialità con la quale un ministro della Repubblica interviene sulla questione aperta stamani in aula alla Camera dalle improvvide parole dell’on. Donzelli. Salvini invece di approfittare per la sua consueta propaganda, in qualità del suo ruolo, dovrebbe essere più interessato all’accertamento dei fatti, evitando di improvvisare l’ennesimo comizietto con il quale vorrebbe ridurre la questione a una diatriba personale fra Serracchiani e Donzelli anziché di un violento attacco dell’esponente di FdI al Pd. Un comportamento opposto, fra l’altro, a quello del suo collega Nordio che è sembrato senz’altro più attento e rispettoso.

Lo dichiara il vice capogruppo del Pd alla Camera Piero De Luca

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