“Oggi il parere congiunto dell’Autorità Antitrust e dell’Autorità per la Regolazione dei Trasporti è chiarissimo nel sottolineare i danni che i decreti Salvini sul trasporto pubblico non di linea porteranno alle nostre città, ai diritti alla mobilità dei cittadini, a tanti lavoratori e aziende del settore. A questo punto è indispensabile che il governo sia finalmente disponibile ad affidare al Parlamento la definizione di una nuova legge quadro, ad oltre trent’anni di distanza dalla legge del 1992, per garantire finalmente un quadro normativo moderno ed efficace per il trasporto pubblico non di linea. Il Pd è pienamente disponibile a fare la propria parte in Parlamento, iniziando da una indagine conoscitiva affidata alle Commissioni competenti, con l’obiettivo di innovare tutelando il lavoro, il servizio e i diritti dei cittadini”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut
Nuovo botta e risposta alla camera tra il Pd e il governo sull’autonomia differenziata. La capogruppo democratica, Chiara Braga, ha approfittato della presenza in aula del vicepremier Antonio Tajani per stigmatizzare le sue parole a conclusione dei lavori della segreteria di Forza Italia, dove Tajani ha annunciato che “Forza Italia sta lavorando ad avere il maggior numero di voti agli ordini del giorno per impedire che la riforma dell'autonomia differenziata non sostenga anche il Sud”. “Ministro Tajani le chiediamo coerenza - ha detto Braga - lei sa perfettamente che non si possono garantire i Lep con degli ordini del giorno, servono modifiche legislative perchè questo provvedimento, per come è scritto, penalizza il Mezzogiorno.
Fermatevi, convochiamo una capogruppo e ripensiamo il calendario in modo da riaprire una discussione su questo punto. Non possiamo ritardare questo momento questa discussione, perché è in questa fase, su questi emendamenti che si sta definendo esattamente il cuore della questione, cioè il finanziamento dei Lep”.
“Sullo stato di attuazione della misura a sostegno degli asili nido prevista dal Piano Nazionale di ripresa e resilienza continuano a mancare informazioni esaustive sullo stato di attuazione degli interventi e sulla loro localizzazione. Sono dati fondamentali visto che il superamento delle disparità territoriali tra Nord e Sud era uno degli obiettivi fondamentali da realizzare. Ciò che sappiamo è che - con la rinegoziazione del Piano - l'obiettivo di avere 264 mila posti di asilo nido ora è stato ridotto a 150 mila. I cittadini meritano risposte concrete”. Così la deputata dem Irene Manzi, responsabile Scuola Pd, intervenendo nella replica del question time al ministro Valditara sullo stato di avanzamento dei singoli progetti finanziati dal Piano Nazionale di ripresa e resilienza.
“Risposte – ha continuato Manzi - che siano in linea con l'appello che poche settimane fa Alleanza per l'infanzia ha rivolto a tutte le forze politiche in merito al riconoscimento dell'investimento dei servizi per la prima infanzia come servizio essenziale per i bambini e le bambine. Questo significa assicurare una copertura del servizio in linea con l’obiettivo del 45% e garantire quei diritti essenziali che passano anche dalle risorse per sostenere i costi di gestione che i Comuni devono coprire, pena l’impossibilità di prestare i servizi o di garantire una progressiva gratuità degli stessi. Come Pd continueremo a chiedere e a sollecitare il governo per avere risposte chiare su un diritto essenziale da cui non si può prescindere”.
Nel presentare l’interrogazione, la deputata dem Sara Ferrari ha chiesto a Valditara "quale fosse lo stato di avanzamento dei singoli progetti finanziati dal Piano Nazionale di ripresa e resilienza, anche al fine di perseguire l'obiettivo di coprire i divari tra Nord e Sud rispetto alla copertura del servizio. Il governo ha assicurato che nessun intervento sarà definanziato ma oggi mancano le informazioni sulle risorse assegnate, sulla spesa sostenuta e sulla localizzazione effettiva degli interventi ”.
“Una vittoria da inserire nei manuali. Senza sigle ma con liste di persone che ci credevano. Nella città del Presidente della Regione appena rieletto, che nei manifesti compariva a fianco del sindaco uscente, il giovane candidato del PD Alberto Gatto vince al primo turno” così Chiara Gribaudo, Vice Presidente del Partito Democratico sulla recente vittoria del centro sinistra ad Alba.
“La vittoria di Gatto rappresenta un cambiamento significativo per la città, dimostrando che il desiderio di rinnovamento e di idee diverse ed inclusive può vincere se ci si mette competenza e passione.
Questo risultato straordinario apre una nuova era per Alba, confermando che la determinazione e la capacità di ascoltare le esigenze dei cittadini possono portare a cambiamenti positivi.
In un panorama politico che cambia rapidamente, sta emergendo una generazione di amministratori giovani e dinamici che dialogano tra loro e ridefiniscono le istituzioni locali e il modo di far politica. Alberto Gatto incarna un ricambio generazionale che porta nuova energia e idee innovative: la sua esperienza dimostra che le nuove generazioni non solo sono pronte a prendere il testimone, ma anche a guidare con passione verso un futuro migliore.
Oggi Alba festeggia una svolta politica che parla a tutta il Paese, un modello che può e deve diventare un esempio per il centro sinistra. Auguriamo ad Alberto Gatto e alla sua squadra un mandato ricco di successi e soddisfazioni, nella speranza che possa guidare la città verso un futuro prospero e inclusivo” conclude la deputata.
“Il governo Meloni, invece di portare avanti una riforma che sta già spaccando l’Italia e indebolirà ulteriormente nel governo del territorio la capacità nazionale di affrontare scelte strategiche fondamentali, dovrebbe subito accogliere il nostro invito a correggere il nuovo Pniec italiano che è stato elaborato senza trasparenza e coinvolgimento del Parlamento. La Commissione Europea ha già giudicato il nostro contributo alla neutralità climatica insufficiente, debole e privo di obiettivi innovativi. Un Piano miope che continua a scaricare sui più deboli e i più fragili i costi della crisi climatica legato alla vecchia visione dell'Italia come hub del gas, anziché motore delle fonti rinnovabili. L’Ue ha inoltre rilevato che non raggiungeremo gli obiettivi di riduzione delle emissioni per il 2030. Ecco perché con la nostra mozione chiediamo al governo di impegnarsi: nel sostenere l’uscita ordinata dalle fonti fossili, pianificando la riduzione delle emissioni del 55% al 2030 e raggiungendo la neutralità climatica al 2050, eliminando progressivamente i sussidi alle fonti fossili e promuovendo politiche per l'espansione delle energie rinnovabili. Chiediamo inoltre che venga promossa la decarbonizzazione dell'economia attraverso politiche e investimenti pubblici e definito un piano pluriennale per il risparmio energetico e l'elettrificazione dei consumi abitativi; e sostenuta la mobilità sostenibile, integrata e intermodale, privilegiando il trasporto collettivo pubblico, l'elettrificazione, l’intermodalità nel trasporto merci e il trasferimento da gomma a ferro e marittimo per la lunga percorrenza, la mobilità condivisa e dolce. Gli asset idroelettrici nazionali devono essere ritenuti come strategici, sbloccando i necessari investimenti per il settore che garantisce quasi il 20% del fabbisogno elettrico nazionale. ”.
Così il deputato dem Andrea Casu, della Presidenza del Gruppo Pd, intervenendo in Aula per illustrare la mozione dem sul Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec).
"A due giorni dal voto delle europee, il ministro Lollobrigida annuncia in pompa magna la "social card". Di cosa stiamo parlando? Di 500 euro una tantum cioè una sola volta, per un anno e quindi circa 41 euro al mese, e disponibile solo a settembre. Come dovremmo definirla se non una mancetta elettorale? Un tentativo di prendere in giro le persone che sono povere, non stupide.
Hanno tolto il reddito di cittadinanza che ha salvato dalla povertà assoluta milioni di persone, si rifiutano di approvare il salario minimo per contrastare il lavoro povero, non mettono un euro per abbattere le liste d'attesa nella sanità pubblica, però tirano fuori dal cilindro della propaganda la social card 48 ore prima che le italiane e gli italiani vadano a votare.
Un becero tentativo di manipolare le persone che si trovano in difficoltà pur di racimolare qualche voto in più. Davvero vergognoso". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Sono vicino a Riccardo Magi, è ormai chiaro quali metodi di accoglienza in Albania che Meloni intende adottare. Se un deputato viene trattato in quel modo in presenza di telecamere, giornalisti e fotografi, c’è da essere seriamente preoccupati per come saranno trattati i migranti al loro arrivo in Albania." così il deputato democratico, Matteo Mauri, che oggi ha definito l’accordo Italia Albania ‘un’idrovora di denaro pubblico – sottolineando - che i 650 milioni di euro iniziali sono già lievitati a oltre 800 milioni di euro a cui si aggiungono, settimana dopo settimana, altre spese, continui ritardi, i costi dell’inefficienza e, oggi, anche le spese dell’organizzazione della propaganda elettorale della Meloni, a partire dalla passarella di oggi”.
“Solidarietà a Riccardo Magi, adesso sono ancora più chiari quali saranno i metodi di accoglienza in Albania richiesti da Meloni. Se un deputato viene preso a strattoni e spintoni davanti alle telecamere, giornalisti e fotografi non osiamo immaginare cosa potrà accadere quando ad arrivare saranno i migranti” così il deputato democratico, Matteo Orfini, che oggi ha definito l’accordo Italia Albania ‘un’idrovora di denaro pubblico – sottolineando - che i 650 milioni di euro iniziali sono già lievitati a oltre 800 milioni di euro a cui si aggiungono, settimana dopo settimana, altre spese, continui ritardi, i costi dell’inefficienza e, oggi, anche le spese dell’organizzazione della propaganda elettorale della Meloni, a partire dalla passarella di oggi”.
"Voglio esprimere la mia solidarietà a Margherita Lachin consigliera comunale del Pd di Marcon, in provincia di Venezia, che durante una seduta del consiglio è stata prima insultata dai consiglieri di Fdi e poi perfino rimproverata dal presidente del consiglio solo per aver definito "antifascista" la nostra Costituzione. Cioè per aver detto le cose come stanno. A poco serve che Meloni riconosca che Matteotti è stato ucciso da squadracce fasciste se, poi, il suo partito continua a rinnegare la natura della Costituzione. Il germe di un passato da cui si fa fatica a prendere le distanze è ben radicato nel partito della premier. Il resto sono, evidentemente, operazioni di facciata". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Purtroppo per i cittadini i tagli ai Comuni ci saranno, lo ha deciso la destra con la scorsa Legge di Bilancio e lo ha confermato in numerose occasioni, e con onestà intellettuale, lo stesso Ministro della Lega Giorgetti senza peraltro essere direttamente smentito da nessun esponente della maggioranza e tantomeno da Giorgia Meloni. Quello che ha fatto il governo è stato solo posticipare la pubblicazione del Decreto ministeriale e solo per motivi elettorali. In questo quadro sconfortante l'unico che ha ancora il coraggio di parlare è il sindaco di Grosseto Colonna, peraltro collega di partito del titolare del Dicastero dell'Economia, che fa l'ennesima gaffe istituzionale, dimostrando ancora una volta il suo distacco dai problemi reali di famiglie ed imprese che verranno penalizzate dai definanziati agli enti pubblici": è quanto dichiara il deputato Pd Marco Simiani, commentando le parole del primo cittadino di Grosseto che ha definito i prossimi tagli ai Comuni una falsità elettorale.
“Vannacci getta definitivamente la maschera e chiama al voto i suoi elettori evocando l’infame flottiglia della repubblica sociale italiana. È gravissimo. Ancora più imbarazzante è il silenzio di Salvini, che conferma quanto sia falsa la sua presa di distanza dall'Afd al parlamento europeo, dopo che l'eurodeputato tedesco, Maximilian Krah, si è rifiutato di definire i membri delle SS naziste come criminali di guerra”, Così in una nota il capogruppo democratico nella commissione affari europei della Camera, Piero De Luca.
“Lo scorrimento oggi di ulteriori 4060 posizioni nella graduatoria assistenti amministrativi Ripam non sarebbe stato possibile se il concorso si fosse svolto dopo l’entrata in vigore delle norme taglia idonei volute dal Governo Meloni e dimostra invece la fame di rinnovamento della pubblica amministrazione e l’importanza delle convenzioni che abbiamo introdotto grazie ai nostri emendamenti ai Decreto PA. Nonostante questo intervento restiamo ben lontani da quello che serve a garantire il turn over necessario a offrire servizi migliori ai tutti i cittadini testimoniato dalle carenze indicate nei PIAO. Come abbiamo sempre chiesto, insieme a comitati e sindacati, la pubblica amministrazione con un milione di persone in quiescenza da oggi al 2033 ha bisogno sia della proroga e dello scorrimento integrale delle attuali graduatorie con personale altamente qualificato già selezionato e immediatamente disponibile che di una nuova grande stagione di concorsi. Il governo cancelli subito l’assurda norma taglia idonei e proceda immediatamente ad aprire definitivamente la porta alla nuova generazione di cui la Pubblica Amministrazione ha bisogno” così il deputato democratico componente dell’ufficio di presidenza del gruppo del Pd alla Camera, Andrea Casu.
Interrogazione parlamentare sulla sicurezza degli Stick Terea Smartcore. L’Onorevole Girelli chiede al Ministro Schillaci una risposta urgente
"L'attuale etichetta adesiva sugli stick di tabacco Terea Smartcore non è sufficiente a garantire la sicurezza dei consumatori, soprattutto dei bambini. È necessario adottare misure più rigorose e definitive," dichiara io deputato democratico, Gian Antonio Girelli, componente della Commissione XII Affari Sociali della Camera dei Deputati. "Il Ministero della Salute deve intervenire con urgenza per assicurare una protezione adeguata e prevenire ulteriori incidenti. Siamo in attesa di una risposta chiara su come il Ministero intenda prendersi carico della questione e tutelare concretamente la salute dei consumatori. Solo una semplice etichetta adesiva può davvero garantire la sicurezza?"
A seguito dei ventuno casi di ingestione accidentale degli stick di tabacco Terea Smartcore, di cui dieci riguardanti bambini di età inferiore ai dodici mesi, l’interrogazione deputato Girelli sottolinea il problema delle parti metalliche taglienti presenti in questi stick che rappresentano un grave rischio per la salute dei consumatori, contestando l’idea che si possa risolvere con l’apposizione di un’etichetta adesiva
Girelli auspica che il Ministro della Salute venga presto in Commissione per dare una risposta esaustiva nel merito.
“La morte di Matteotti fu la morte del Parlamento prefascista. E del sistema liberale incapace di interpretare i gravi sommovimenti del primo dopoguerra, ma la democrazia deve sempre interpretare i cambi d’epoca rinnovandosi”. Così il deputato Pd e vicepresidente della Fondazione Matteotti, Roberto Morassut, a margine delle celebrazioni per il centenario dell’ultimo discorso pronunciato dallo statista assasssinato il 10 giugno del 1924.
“Se la destra italiana tagliasse definitivamente e completamente nei fatti ogni legame con l’eredità fascista - continua Morassut - si potrebbe finalmente aprire la strada per un percorso condiviso di riforma delle istituzioni e della Costituzione. E anche a sinistra si potrebbe ragionare con meno sospetti sulla possibilità di una evoluzione della repubblica parlamentare in un sistema semipresidenziale con un nuovo rapporto tra esecutivo e Parlamento. La destra deve fare il passo storico più coraggioso e decisivo perché è evidente che un nuovo patto costituzionale occorre all’Italia e che gli interlocutori storicamente determinati sono quelli attuali e non più quelli del 1947. Perché la Costituzione non può essere cambiata con un colpo di maggioranza e con una lotta referendaria, deve avere un sostrato comune”, conclude.
Interveniamo in quest'Aula, come facciamo ormai da diverso tempo, per chiedere al Governo di attivarsi con urgenza per una condanna netta della strage continua di civili, donne e bambini a Gaza che non hanno più rifugio perché anche nel loro rifugio precario rischiano di essere bruciati vivi; per il rispetto del cessate il fuoco chiesto dalle Nazioni Unite e lo stop all'utilizzo della fame come arma di guerra e lo sblocco degli aiuti umanitari che per i bambini fanno la differenza fra la vita e la morte e per il riconoscimento anche da parte del nostro Paese dello Stato di Palestina, come hanno già fatto altri Paesi. Non è più il tempo del silenzio: la comunità internazionale aumenti la pressione per il cessate il fuoco, per la liberazione degli ostaggi e per interrompere il disegno dell'orrore di Netanyahu. Il Governo italiano esca dall’inerzia, altrimenti porterà con sè il peso della sua indifferenza al massacro.
Così la deputata e vicepresidente PD alla Camera Valentina Ghio, dopo avere letto le parole di Jonathan Crickx funzionario Unicef di ritorno da Rafah, che ha definito Gaza "il cimitero dei bambini".