27/11/2024 - 19:00

La capogruppo del Partito Democratico in Commissione femminicidio Sara Ferrari, interviene sulle parole odierne del Ministro Valditara: “il ministro all’istruzione- dice-  ha perso un’altra occasione per tacere sul tema del contrasto alla violenza sulle donne. Ha attribuito infatti quello che lui definisce “riduzione della percentuale dei femminicidi compiuti da partner” all’impegno della ministra alle pari opportunità Roccella sulla prevenzione. Vanificata la speranza che Valditara si preoccupi del fatto che comunque i femminicidi non diminuiscono, dovrebbe anche informarsi sul fatto che sui due strumenti di prevenzione, la formazione degli operatori e l’educazione scolastica, la ministra Roccella in realtà non ha mosso un dito. Nella legge sulla violenza approvata lo scorso anno la proposta delle opposizioni sull’educazione strutturale all’affettività e alla parità nelle scuole (prevenzione primaria) è stata bocciata per volontà della ministra stessa e la parte che riguarda la formazione degli operatori e della magistratura (prevenzione secondaria) è prevista in norma come obbligatoria soltanto grazie ad un emendamento del PD. Per onestà intellettuale - precisa Ferrari - andrebbe detto quindi che se in Italia la legge prevede la formazione degli operatori lo si deve al PD e se non c’è invece l’educazione strutturale nelle scuole lo si deve proprio alla Ministra Roccella. Il Ministri del governo Meloni continuano infatti a preoccuparsi più di aumentare le pene, che non sono un deterrente, piuttosto che fare vera prevenzione.

27/11/2024 - 17:47

“Una destra ormai allo sbando continua a penalizzare il paese: è stata infatti bocciata la proposta del Pd che avrebbe bloccato una volta per tutte il marketing selvaggio che colpisce quotidianamente milioni di cittadini”: è quanto dichiarano i capogruppo Pd in Commissione Ambiente e Attività Produttive Marco Simiani e Vinicio Peluffo sull’emendamento al Disegno di Legge sulla Concorrenza respinto dall’Aula di Montecitorio.
“Questo emendamento avrebbe infatti costretto le aziende ed i call center ad evidenziare, direttamente nei display del telefono, che l’utente sta per ricevere una chiamata di natura commerciale. Siamo di fronte ad un governo incapace di affrontare i problemi e di una maggioranza che ha definitivamente rigettato il suo ruolo in Parlamento”.

27/11/2024 - 15:45

“Su un semplice parere in commissione Lavoro alla Camera sulla magistratura onoraria oggi la destra ha dato uno spettacolo indecente. Senza numeri, in quello che si può definire il mercoledì nero della maggioranza, ha applicato una tecnica dilatoria facendo auto ostruzionismo per ritardare i tempi del voto e garantire attraverso le sostituzioni dei commissari numeri sufficienti. Il punto parere infatti è passato con il voto decisivo della presidenza. Si tratta dell’ennesima dimostrazione di una maggioranza che è andata in frantumi”.

Lo dichiarano i capigruppo in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto (Pd), Valentina Barzotti (M5s) e Franco Mari (Avs).

25/11/2024 - 11:03

Pagano: addio alla progressività, aumenta pressione fiscale sui redditi da lavoro

“Il vertice di ieri si è rivelato l’ennesima sceneggiata: tante parole, zero fatti. I proclami che promettevano una correzione della manovra per attenuarne gli effetti fiscali sono stati definitivamente smentiti. Giorgetti e Meloni hanno chiuso ogni spiraglio, confermando l’aumento della pressione fiscale che colpirà soprattutto il ceto medio e i redditi da lavoro, abbandonando il sacrosanto principio della progressività fiscale, secondo cui chi ha di più deve pagare di più.
Ancora una volta, alle parole non seguono i fatti: le scelte del governo sono inique, ignorano le difficoltà delle persone e accrescono le disparità invece di ridurle. Questa è la realtà: una manovra che non sa guardare alle vere esigenze dei cittadini, che non aiuta chi è in difficoltà, che non investe nel futuro. Si continua a far cassa sulla pelle di chi lavora e di chi già fatica ad arrivare a fine mese. Basta propaganda. È tempo di risposte vere e interventi seri, non di vertici fuffa”. Così in una nota il capogruppo democratico nella Commissione Bilancio della Camera, Ubaldo Pagano.

23/11/2024 - 10:37

Giuli passi ai fatti e approvi emendamenti opposizioni su modifiche tax credit

“È necessario un radicale cambio di passo nelle politiche culturali del nostro
Paese. La manovra economica rappresenta un’opportunità cruciale per correggere gli errori commessi finora dal Governo, soprattutto nel settore cinematografico e audiovisivo, che oggi versa in una grave crisi a causa dell’incertezza legislativa e del definanziamento della Legge Cinema portato avanti in modo sistematico negli anni dal governo Meloni.
Il Partito Democratico, insieme alle altre forze di opposizione, ha presentato una serie di emendamenti che possono rappresentare un concreto punto di ripartenza. Invitiamo il nuovo Ministro Giuli a prendere le distanze dalle scelte del suo predecessore e ad adottare misure efficaci per rilanciare l’intero comparto.
La situazione è sotto gli occhi di tutti: le produzioni sono ferme, gli investimenti internazionali si stanno spostando verso altri Paesi e gli studi di Cinecittà restano drammaticamente vuoti. A tutto ciò si aggiungono le gravi ripercussioni economiche per le società e gli operatori del settore, che fino a poco tempo fa mostravano segnali di crescita.
Il tempo stringe. Servono interventi urgenti per restituire stabilità legislativa, incentivare gli investimenti e sostenere le produzioni italiane. Solo così sarà possibile rilanciare un’industria che rappresenta non solo un patrimonio culturale, ma anche un volano economico strategico per l’Italia”. Così la capogruppo democratica nella Commissione Cultura della Camera, Irene Manzi.

21/11/2024 - 16:18

"Stamattina, insieme ai colleghi del Partito Democratico, abbiamo presentato un’interpellanza urgente al ministro delle Imprese e del Made in Italy per chiedere al Governo di intervenire, con ogni iniziativa politica e normativa, al fine di contrastare il piano «lacrime e sangue» proposto ieri da Beko Europe." Lo annuncia il deputato del Pd Augusto Curti, che definisce “irricevibili” le chiusure degli stabilimenti di Comunanza (AP) e Siena, così come il ridimensionamento di Cassinetta (VA), previsti entro il 2025. "È necessario che il ministro chiarisca i contenuti e l’operatività del «golden power», il cui esercizio può rappresentare un fattore strategico per il buon esito della trattativa " continua Curti, rimarcando come si stia prefigurando una delle peggiori crisi industriali degli ultimi anni che “va affrontata con unità ma, allo stesso tempo, richiede strumenti straordinari”.

20/11/2024 - 18:00

Dichiarazione di Augusto Curti, deputato Pd

Oggi Beko Europe ha sostanzialmente ufficializzato la chiusura dello stabilimento di Comunanza a fine 2025. Una decisione tragica che non può essere accettata nella sostanza come nel metodo. Grave l’assenza del Ministro Urso al tavolo fissato con i Sindacati. Il Governo ha infatti il dovere di presidiare le trattative, mettendo in campo tutti gli strumenti normativi e politici necessari per scongiurare questo atto di violenza, nei confronti di un territorio già martoriato dal sisma. In questo senso non sono più ammissibili le mezze verità sul tema del Golden Power, il cui perimetro e la cui operatività vanno definitivamente resi noti.

20/11/2024 - 14:53

“L’approvazione del Codice senza gli emendamenti che avevamo presentato insieme ad associazioni delle vittime sulla strada e comitati per la sicurezza stradale è un’occasione persa: la riforma non dà soluzioni né garanzie, anzi rischia di peggiorare il problema drammatico degli scontri stradali con norme che allontanano ancora di più l'Italia dal resto d'Europa. Ora si apre il percorso di attuazione della legge delega e, ascoltando il grido di dolore dei familiari delle oltre 3.000 vittime ogni anno, continueremo a batterci nel Parlamento e nel Paese per chiedere al Governo di mettere per davvero la difesa della vita umana al primo posto anche nelle norme e non solo nei comunicati stampa. Dovrebbe essere un codice condiviso e da votare tutti insieme, ma il Governo finora è stato sordo ad ogni richiesta e bloccato da una visione ideologica che allenta le regole per i veicoli a motore e restringe quelle per gli utenti della mobilità sostenibile, oltre a togliere autonomia a Sindaci e città”. Così il vicepresidente della Commissione Trasporti, Andrea Casu dopo l'approvazione definitiva del nuovo codice della strada.

20/11/2024 - 13:35

“Abbiamo seguito la vicenda dei lavoratori DEMA dall’inizio di questa legislatura. A parole il governo si è detto pronto ad affrontare la questione, ma come spesso accade, mancano i fatti. A breve infatti gli ammortizzatori sociali scadranno e il rischio di chiusura definitiva degli stabilimenti si fa sempre più forte. L’ennesimo colpo al Sud che già vive una profonda crisi legata alla deindustrializzazione del territorio. Per questo chiediamo con urgenza che venga convocato un tavolo con sindacati e lavoratori e che la questione rientri tra le priorità del ministero delle Imprese e del Made in Italy”. Così in una nota i deputati dem Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro e Marco Sarracino, responsabile nazionale Mezzogiorno del Partito Democratico.

20/11/2024 - 11:05

"L’alto numero di adesioni allo sciopero indetto dai medici, dagli infermieri e dagli operatori sanitari, attesta, se mai ve ne fosse bisogno, l’estrema precarietà nella quale versa il sistema sanitario pubblico e non accogliere questo grido di allarme sarebbe da irresponsabili. Purtroppo i segnali che arrivano dal governo e dalle destre va esattamente in segno contrario visto che nella legge di bilancio in discussione ora alla Camera le risorse messe a disposizione della sanità pubblica, e sottolineo pubblica, sono insufficienti e sono abbondantemente al di sotto del tasso inflattivo e quindi non grado di coprire le necessità.
Il tema che è di fronte a noi, non è quello di interventi chirurgici per affrontare alcune problematiche, che pure mancano, ma di porsi il problema su come salvare il sistema sanitario nazionale, attanagliato da una crisi che oggi appare irreversibile. Servono più risorse con un deciso incremento del Fondo Sanitario, occorre investire sul personale sanitario adeguando le retribuzioni e attivando un forte piano di assunzioni per evitare di chiudere reparti, per accorciare sensibilmente le liste d’attesa e per consentire ai pronti soccorsi di svolgere con celerità alla loro funzione. Occorre infine finalizzare risorse significative al rilancio delle politiche di prevenzione, sia sul terreno degli stili di vita e della lotta alla povertà sanitaria sia su screening e vaccini, con particolare riferimento alle aree di maggiore deprivazione sociale.
Queste saranno le proposte che il Gruppo Pd della Camera presenterà alla legge di bilancio, a tutela dei cittadini e definitivamente si capirà da che parte stanno governo e destre". Lo dichiara il deputato dem Silvio Lai, componente della commissione Bilancio.

19/11/2024 - 18:03

“Ministro Calderoli, dopo la sentenza della Corte Costituzionale, la sua autonomia differenziata non esiste più. È finita, game over! L'impianto su cui si reggeva è stato totalmente demolito. Dica definitivamente addio al suo progetto, alla sua idea sbagliata, ingiusta, di spaccare l'Italia perché il suo disegno è stato cancellato. Se ne faccia una ragione”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Marco Sarracino, responsabile nazionale Mezzogiorno del Pd, nel corso delle dichiarazioni di voto finali sulle mozioni delle opposizioni relative all’Autonomia differenziata.

“Quello che volevate fare – ha concluso Sarracino - è del tutto coerente con l'attuale disegno della destra italiana. Sono due anni, infatti che questo governo, se la prende sempre con chi è più debole, con chi è più povero, con i cittadini del Sud con quelli delle aree. Questo è il governo più antimeridionalista della storia repubblicana. Non ci fermeremo fino a quando questa legge non verrà cancellata, ve lo abbiamo detto centinaia di volte e continueremo a farlo. Anche oggi, caro governo, caro ministro, l'Italia è una e indivisibile e resterà tale nonostante voi, fatevene una ragione”.

18/11/2024 - 17:25

Rafforzare la competitività italiana nel settore aerospaziale

“La costruzione della nuova galleria del vento transonica e supersonica italiana, denominata “New High Speed Tunnel” è un’opera che punta a rendere l’Italia autonoma nella sperimentazione di velivoli supersonici e ipersonici, oggi affidata a strutture estere. Con questa infrastruttura rafforzeremo la competitività del settore aerospaziale e ridurremo la dipendenza da altri Paesi per programmi strategici. L’Italia, con il CIRA (Centro Italiano Ricerche Aerospaziali) di Capua in prima fila, ha un ampio parco di gallerie del vento che, unito alle capacità diagnostiche avanzate e alla complessa attività di ingegneria richiesta dalla sperimentazione aerodinamica rappresenta ancora oggi una offerta di prova tra le più ampie in Europa”. Lo dichiara Stefano Graziano capogruppo Pd in commissione difesa di Montecitorio che ha presentato un emendamento al DEF 2025 per finanziare la costruzione della nuova galleria del vento transonica e supersonica italiana, denominata “New High Speed Tunnel”.

“L’emendamento - aggiunge Graziano - sarà ora sottoposto al vaglio parlamentare nelle prossime settimane e, anche su questo, chiedo ai parlamentari di maggioranza di considerare un emendamento che, al di là delle posizioni politiche, mira a sostenere il territorio e a rafforzare la nostra sovranità tecnologica. Attualmente, le gallerie del vento italiane eccellono nel regime subsonico, ma risultano insufficienti per i test in ambito transonico e supersonico. La realizzazione del ‘New High Speed Tunnel’ è un investimento strategico che garantirà all’Italia una posizione di leadership tecnologica in Europa, oltre a promuovere crescita economica e occupazionale, soprattutto nel Mezzogiorno”, conclude Graziano.

18/11/2024 - 15:35

Le parole del Ministro Valditara sono un grave segnale di arretramento culturale e politico. Definire la lotta al patriarcato come un’ideologia e collegare l’aumento degli abusi sessuali alla presenza di immigrati significa distorcere la realtà e alimentare pericolosi stereotipi, anziché affrontare le vere cause della violenza di genere. In Italia, il femminicidio è una piaga che non conosce confini di nazionalità, cultura o classe sociale. Pensare di affrontare un fenomeno così complesso con retoriche divisive e discriminatorie tradisce una profonda mancanza di rispetto verso le vittime e i loro familiari, come quelli di Giulia Cecchettin, che hanno appena lanciato una fondazione in suo nome per sensibilizzare sulla violenza di genere.

Il patriarcato non è un’invenzione, ma una struttura di potere che per secoli ha giustificato e perpetuato la subordinazione delle donne. Contrastarlo significa impegnarsi per una società più equa e sicura, in cui nessuno debba più temere violenze o discriminazioni. È inaccettabile che un Ministro della Repubblica denigri questo impegno, banalizzandolo come un’ideologia. Serve un’educazione scolastica e sociale che parta dalla parità di genere e dalla lotta agli stereotipi. Invece di seminare divisioni, Valditara dovrebbe investire nel contrasto alla violenza di genere e nel sostegno alle vittime. La memoria di Giulia Cecchettin e di tutte le donne vittime di femminicidio merita un impegno serio, non parole irresponsabili e, quelle sì, ideologiche.

Le istituzioni devono essere un esempio, non fomentare odio e pregiudizi. Come ha detto questa mattina Gino Cecchettin, "l'odio non serve, annichilisce". Non possiamo permettere che si oscuri il senso di una battaglia fondamentale per la libertà e la dignità di tutti. Combattere il patriarcato non è ideologia: è giustizia sociale.

Così la deputata del Pd Rachele Scarpa.

16/11/2024 - 14:09

Presenteremo subito interrogazione

"Non esito a definire terribile l’episodio accaduto a Grado in provincia di Gorizia. Un uomo di 53 anni di origini egiziane ferito sul lavoro in un cantiere viene lasciato due giorni fa davanti a un distributore di benzina. Nessun soccorso, nessuna pietà. Come fosse un oggetto e non un essere umano. Siamo davanti a una bestialità che non può essere in alcun modo giustificata. Questo episodio ci ricorda in maniera inquietante la tragedia di Satnam Singh a Latina, ucciso dalla ferocia di un caporale. Presenteremo una interrogazione parlamentare: non possiamo tacere davanti a quelli che sono veri e propri crimini contro la persona".

16/11/2024 - 13:59

"Lo sciopero degli addetti di Galleria dell’Accademia e Bargello (nonché Cappelle Medicee, Orsanmichele, Palazzo Davanzati) è emblematico: il governo utilizza il patrimonio culturale per far cassa attaccando i diritti del lavoro. Nei plessi facenti capo all’Accademia si sta tentando una maldestra internalizzazione di alcuni servizi cosiddetti aggiuntivi, ma effettivamente essenziali come le biglietterie e l’accoglienza. Operazione bloccata momentaneamente dal Tar della Toscana per l’approssimazione che l’ha contraddistinta": è quanto dichiara una nota congiunta dei deputati Pd Emiliano Fossi e Arturo Scotto sulla manifestazione di protesta svolta oggi, sabato 16 novembre, a Firenze. "Nel Polo museale fiorentino è infatti in corso un tentativo di smembramento anche della forza sindacale rappresentata dai circa 300 operai della gestione dei servizi aggiuntivi in appalto di concessione. A questa mobilitazione si somma infatti quella per la gara degli Uffizi (con Pitti e Boboli), per cui non è ancora chiaro cosa avverrà alle maestranze dopo l’aggiudicazione della gara e il definitivo responso del Tar; con una gara bandita oltre un anno fa ma da cui sono escluse circa 30 persone impiegate nelle sorveglianze di sala a fianco dei dipendenti statali e della partecipata Ales spa. Questi servizi saranno assegnati tramite gara Consip (cadendo nella logica del massimo ribasso d’asta) e quindi senza garanzie per gli attuali livelli occupazionali".
"Ci sarà chi, accanto ai dipendenti statali, sarà pagato 6/7 euro e l’ora, chi circa 10 euro lorde l’ora, tutti per svolgere lo stesso servizio: una situazione grottesca che ci fa capire l’importanza dell’introduzione del salario minimo in questa fase storica. Il governo deve avere la decenza di offrire una risposta e un’interlocuzione seria e credibile Oltre alla prioritaria questione dei diritti del lavoro, c’è in gioco la qualità della gestione del polo museale statale. Sulla vicenda presenteremo una ulteriore interrogazione parlamentare": conclude la nota.

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