16/05/2023 - 19:45

“Per l'ennesima volta in questa legislatura il governo utilizza lo strumento della decretazione d'urgenza. Andiamo avanti ormai esclusivamente con il binomio incessante decreto legge e fiducia ogni settimana. Nel caso di specie addirittura i presupposti della necessità e urgenza vengono utilizzati per un progetto di opera pubblica senza coperture, tra mille incertezze che non si sa se mai vedrà il concreto inizio dei lavori. Mille incertezze e mille perplessità, a partire dal fatto che viene previsto un'opera che non ha riscontri empirici che non ha riscontri fisici che non ha riscontri in natura”. Lo ha detto in Aula alla Camera, il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti, durante le dichiarazioni di voto finale sul decreto Ponte sullo stretto.

“Il governo Meloni – ha proseguito l’esponente Pd - propone infatti un ponte ad una campata con una luce di circa 3.200 metri pari quasi al doppio del ponte più lungo ad oggi esistente al mondo. Tutti gli studi fatti dai governi precedenti, dimostrano che con le folate di vento si è costretti a chiudere anche il traffico lungo il ponte fatto proprio in quella zona. Non hanno ricevuto risposta le nostre domande a proposito della vulnerabilità sismica e della idoneità statica, sono stati bocciati tutti i nostri emendamenti. Il ministro Salvini ha avuto il coraggio di dire nei mesi scorsi a Taormina che quest'opera cito testualmente ‘sarebbe l'opera più green del mondo’. Altro che opera più green. Inopinatamente l'articolo 3, comma 6, del testo in esame che prevede che la valutazione di impatto ambientale debba essere concentrata solo sugli elementi di novità del progetto. La valutazione di impatto ambientale va effettuata su tutti i contenuti del progetto definitivo integrato”.

“L'interesse pubblico – ha concluso Barbagallo - avrebbe imposto di contenere i costi e realizzare un'opera sicura che tuteli l'ambiente e il paesaggio con un procedimento trasparente. Ed invece il vostro emendamento sul doppio adeguamento dei prezzi e delle voci di prezzo, tutela tutto tranne l'interesse pubblico. Certamente quell'emendamento di trasparente, non ha un bel nulla. Il governo ha deciso di andare avanti a colpi di maggioranza, fuggendo il confronto parlamentare e il dibattito pubblico. Ma la scorciatoia che prendete oggi vi porterà a sbattere. Sono troppo le forzature sul progetto e sulla procedura e soprattutto i conti che non tornano sia quelli del costo dell'opera che quelli delle coperture che non ci sono. Continueremo la nostra battaglia politica dentro quest'aula, ma anche nelle piazze per avversare questa soluzione nefasta. Per queste ragione il Partito Democratico voterà contro il testo all'esame dell'Aula oggi.

11/05/2023 - 16:07

Se gli studenti denunciano il #caroaffitti c'è chi li definisce "sfaticati". Se lavorano devono "ringraziare".

E poi ci meravigliamo della fuga dei cervelli.

Il governo Meloni non scarichi le proprie responsabilità, e strutturi un piano per garantire alloggi dignitosi.

Lo scrive su Twitter Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.

10/05/2023 - 16:54

Dichiarazione DI Arturo Scotto, deputato gruppo Pd-Idp
“Nonostante siano molti anni che milioni di lavoratori di diverse categorie attendono il rinnovo del loro contratto di lavoro, il governo , tramite il ministro Calderone, si presenta in aula per dare delle risposte totalmente inadeguate  e notarili”.   Così il deputato del Pd-Idp, Arturo Scotto, nel corso del Question time odierno, dopo aver sollecitato il ministro Calderone a pronunciarsi sulle iniziative governative “per favorire il rinnovo dei contratti collettivi scaduti”.  “Ci sono sette milioni di lavoratori che aspettano da anni il rinnovo del contratto di lavoro a partire dal pubblico impiego per il quale nel Def il governo non ha messo un euro, mentre dovrebbe spettare a loro. La formazione professionale attende da 10 anni , la vigilanza sette” ha aggiunto Scotto che rivolgendosi direttamente al ministro del Lavoro, ha osservato: “avete detto no al salario minimo perché deve essere lasciato alla libera contrattazione, però il governo dovrebbe dirci cosa intende fare in quella direzione  e invece le politiche che state attuando si limitano semplicemente a registrare il problema”. Per il parlamentare Dem, “il governo ha approvato il cuneo fiscale che però  non è strutturale ma è solo per sei mesi . E da attenti manipolatori, ha aggiunto-  l’esecutivo ha varato un provvedimento che abusivamente  porta il nome del primo maggio ma non si è mai visto un primo maggio dove si tagliano i soldi per i poveri, si liberalizzano i contratti precari, si aumentano i voucher.” Concludendo, Scotto ha evidenziato che “non serve mettere tutto nelle mani di un uomo o di una donna sola al comando. E  noi saremo a fianco di quei lavoratori che chiedono diritti, salario e  retribuzioni adeguate”.

09/05/2023 - 16:15

Incardinata in Commissione Agricoltura della Camera la proposta di legge, a firma dei deputati del PD Federico Fornaro e Stefano Vaccari, per la tutela e la valorizzazione dell'agricoltura contadina. La legge proposta ricalca la norma già approvata nel testo unificato nella precedente legislatura e che a causa della chiusura anticipata della legislatura non venne definitivamente licenziata.
"Finalmente inizia l'iter di approvazione della legge. L'agricoltura contadina è una forma antica di coltivazione dei campi e di allevamento degli animali quale espressione più significativa dell'agricoltura familiare. Con la norma intendiamo contrastare lo spopolamento delle aree interne, marginali, montane ma anche di pianura e periurbane, mediante l'individuazione, il recupero e l'utilizzazione dei terreni agricoli abbandonati. Un valore aggiunto per gli agricoltori quali soggetti attivi nella protezione dell'ambiente e nel contrasto ai cambiamenti climatici, anche la manutenzione dei paesaggi, la selvicoltura, la tutela della biodiversità e una migliore gestione del territorio". Lo dichiarano i deputati del PD Federico Fornaro e Stefano Vaccari.

08/05/2023 - 18:02

“La modalità con cui il governo ci sta portando all’approvazione del decreto sul Ponte sullo Stretto rischia di creare un enorme pasticcio: potremmo infatti andare incontro a rischi di contenzioso e di bocciatura da parte della Corte di Giustizia europea. L’aggiornamento della progettazione e il cronoprogramma realizzativo potrebbero infatti sfiorare quel 50 per cento dei costi oltre il quale scatta l’obbligo di una nuova gara”. Lo dichiarano i capigruppo dem nelle commissioni Trasporti e Ambiente Anthony Barbagallo e Marco Simiani.

“Questo perché - spiegano i deputati democratici - il decreto prevede l’avvio di una fase contrattuale e, nello specifico la chiusura del contenzioso con il contraente generale del 2006, prima che siano noti elementi fondamentali per l’aggiornamento della progettazione ed il cronoprogramma realizzativo.

Il governo e i relatori, peraltro, non hanno fornito nessun chiarimento in ordine alle ragioni che li hanno spinti a proporre l'emendamento di adeguamento dei prezzi utilizzando il parametro della 'media delle variazioni percentuali del valore dei primi quattro progetti infrastrutturali banditi da RFI e ANAS nell'anno 2022'. Non si capisce perché proprio i primi quattro (e non i primi tre o i primi sei). Una scelta assolutamente discrezionale slegata dai precetti della logica e della trasparenza.

Per offrire qualche dato possiamo ricordare che la relazione tecnica prevede un valore complessivo dell'opera di 7,428 miliardi di euro e un investimento totale di 8,549 miliardi.  Il DEF ci dice invece che il costo dell’opera risulta di 13,5 miliardi di euro, la stima delle opere complementari è di 1,1 miliardi di euro, per un totale quindi di 14,6 miliardi (ma ad oggi non è stato stanziato neanche un euro).

Il governo lega inoltre il riconoscimento dell’aggiornamento dei prezzi parametrato a quelli degli anni 2022-2023 – quindi il periodo di assoluta emergenza ed eccezionalità - alla data di approvazione dell’opera da parte del CIPESS. Delibera che ad oggi non ha una data certa. Continueremo quindi a riconoscere l’adeguamento dei prezzi parametrandoli ai prezzi eccezionali di questi anni senza avere un limite temporale certo? L’emendamento approvato pone il limite dei 13,5 mld del DEF 2023. Saranno sufficienti se la delibera non dovesse essere approvata in tempi brevi?”.

05/05/2023 - 18:12

"Con l'autonomia differenziata il disegno del Governo è chiaro: dare più risorse ad alcune Regioni sottraendone a quelle che invece ne hanno più bisogno. Gli enormi divari già esistenti, non si cristallizzano, bensì aumentano, compromettendo in maniera definitiva il destino del sud. Si da vita ad un vero e proprio diritto differenziato, ovvero l'idea che opportunità e diritti siano legati al luogo in cui si nasce. Per questo il PD si opporrà duramente, anche in ragione del fatto che questo disegno depotenzia enormemente il bilancio dello Stato e spacca l'Italia. Ma poi vi chiedo una cosa: secondo voi è giusto? è giusto dare più risorse a chi ne ha già da più? Per noi no, perchè va in netta contrapposizione ai principi di coesione sociale e solidarietà che dovrebbero animare l'azione delle classi dirigenti". Così il deputato e responsabile Coesione e Sud della segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino, nel suo intervento al dibattito organizzato dall'ACEN Napoli e dall'associazione ex Parlamentari della Repubblica sul tema dell'autonomia differenziata.

05/05/2023 - 15:40

La decisione del Governo Meloni di defenestrare i vertici di #Inps e #Inail e commissariare i due enti con un decreto legge approvato in modo frettoloso è un segnale preoccupante.

Una forzatura in nome dell’utilizzo spregiudicato del potere.

Lo scrive su Twitter Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.

05/05/2023 - 13:27

"Da 30 mesi è commissario straordinario della viabilità in Sardegna ma non ci si è accorti di nulla tantomeno i cittadini di Cagliari, Olbia, Sassari, Alghero che avrebbero voluto vedere realizzate nove delle dieci strade di congiunzione tra i diversi territori per le quali il presidente della regione, Christian Solinas era stato nominato nel settembre del 2021.Dieci opere infrastrutturali per un valore di un miliardo di euro.Dieci opere che avrebbero consentito di realizzare tratte mal servite per far uscire alcuni territori dal loro isolamento, per favorire servizi e diritti a migliaia di persone, lavoratori, imprese, per porre rimedio alle gravi lacune in termini di sicurezza delle strade sarde. Di contro cosa è successo? Nulla come è possibile riscontrare anche visivamente eccetto il tronco Tertenia San Priamo. Per questo, con una interrogazione, ho chiesto conto dello stato dell'arte al ministro delle infrastrutture Matteo Salvini". Così il deputato sassarese del Pd, Silvio Lai. "I cittadini sardi devono conoscere il quadro aggiornato delle attività svolte, le delibere assunte e i tempi di realizzazione delle opere. Ma devo anche sapere, in particolare, cosa sia successo nei lotti da Alghero a Olmedo, dal bivio Olmedo all'aeroporto Alghero Fertilia e dei lavori relativi alla strada statale cagliaritana ed ex 125 di cui lo stesso commissario aveva annunciato nel settembre 2022 il definanziamento per coprire le spese relative alla strada statale 291. A tal proposito ho chiesto al ministro Salvini quali siano state le delibere assunte in questi ultimi sei mesi dal Commissario e se vi siano state motivazioni ostative da parte di Anas. Dal ministro Salvini - conclude Lai - ci aspettiamo risposte chiare, trasparenti ed esaustive e magari l'interrogazione consentirà al Commissario di uscire dal suo torpore cronico, purtroppo anche su altre importanti problematiche".

05/05/2023 - 13:26

“Nel giorno in cui Ita Airways inaugura il nuovo Operations Control Center presso la zona tecnica dell’aeroporto Leonardo da Vinci di Roma Fiumicino, nel testo definitivo del Dl lavoro, pubblicato in Gazzetta ufficiale e in vigore da oggi, non è più contenuto l'articolo, presente nella bozza, con lo stanziamento per la proroga di altri sei mesi della cig straordinaria per i lavoratori di Alitalia in amministrazione straordinaria. Ancora una volta il governo Meloni si accanisce sui più deboli scaricando anni di mala gestione di Alitalia su coloro che sono disoccupati e in difficoltà economica".

“Sul fronte Ita, non abbiamo alcuna notizia in merito alla parte del piano industriale per Ita relativo agli aeroporti strategici di Fiumicino, Linate, Malpensa e Catania. In particolare, per quest'ultimo, l’aeroporto della mia città, la situazione appare inquietante: si lamentano ritardi nei controlli per i varchi aeroportuali e sulla funzionalità dell’aeroporto stesso; pesanti contestazioni sulle procedure di gara; compagnie aeree che rinunciano alla tratta Catania-Roma e bandi di gara per centinaia di assunzioni in concomitanza con la presentazione delle liste e la campagna elettorale per le elezioni amministrative in Sicilia”. Lo afferma il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti e segretario regionale del Pd Sicilia a margine dell’interpellanza urgente presentata oggi in Aula alla Camera insieme al collega Andrea Casu.

04/05/2023 - 16:02

Dichiarazione dei deputati Pd Andrea Gnassi e Toni Ricciardi

"Sulla scorta di quanto previsto e approvato oggi nell’accordo fiscale tra Italia-Svizzera (la Ratifica degli accordi Italia Svizzera su imposizione dei lavoratori frontalieri e per evitare la doppia imposizione) riteniamo che sia giunto il momento di  applicare quanto previsto nella accordo  anche per i lavoratori frontalieri  di San Marino. In occasione dell'approvazione degli accordi tra Italia e Svizzera abbiamo  chiesto al governo di dare attuazione a quanto  già previsto nel Memorandum d intesa siglato addirittura nel 2020 fa tra Governo, Associazione comuni italiani di frontiera, Sindacati confederali  dei lavoratori e abbiamo chiesto di predisporre celermente   gli atti normativi concreti  per far sì che oltre ai lavoratori frontalieri in Svizzera ciò che è stato definito per loro sia definito e applicato  anche per altri lavoratori frontalieri residenti in Italia che lavorano nelle aree di confine. Come appunto e in particolare i lavoratori frontalieri a San Marino ". Così in una nota Andrea Gnassi e Toni Ricciardi deputati del Pd, secondo i quali “Sono oltre 7.000 i lavoratori e le lavoratrici frontalieri che ogni giorno varcano il confine dello Stato italiano (oltre 5.000 solamente da Rimini) per svolgere il proprio lavoro contribuendo in maniera determinante all’economia della Repubblica di San Marino. Non è più rimandabile per loro applicare la nuova norma sul trattamento fiscale che aumenta la franchigia fiscale a 10.000 euro, rispetto agli attuali 7.500 euro". "La nostra proposta, che è stata oggi accolta a parole dal governo, deve vedere il governo stesso intervenire concretamente quanto prima", hanno concluso Gnassi e Ricciardi.

04/05/2023 - 14:01

Come Partito Democratico "chiediamo al ministro Fitto quali siano le ragioni dell’incomprensibile ritardo nel riparto delle risorse del ciclo 2021-2027 del Fondo per lo Sviluppo e la coesione, e quali le tempistiche con cui si intenda procedere a tale riparto". Lo dichiara Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche europee alla Camera, primo firmatario di una interrogazione PD al ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno Raffaele Fitto. "Tale ritardo impedisce alle regioni di definire una programmazione economica completa e rallenta l’attuazione degli interventi necessari alla riduzione del divario territoriale, in particolare per il Sud del Paese, al quale spetterebbero risorse pari a circa 22,5 miliardi di euro", aggiunge Piero De Luca.

03/05/2023 - 19:40

Dichiarazione di Marco Saracino, responsabile coesione e Sud segreteria nazionale pd
"L'autonomia differenziata proposta dalla destra non fa altro che spaccare il paese. La maggioranza sta dando vita ad un vero e proprio diritto differenziato, ovvero l'idea che opportunità e diritti dipendano dal luogo in cui si nasce. Il Pd si opporrà duramente, perché riteniamo che questo percorso non farà altro che aumentare divari e diseguaglianze. Se poi consideriamo anche l'incapacità del Governo di spendere le risorse del Pnrr e di affrontare con le giuste misure l'emergenza sociale e salariale che c'è nel paese, rischiamo davvero di compromettere definitivamente il destino del Mezzogiorno. Calderoli infine chiede un confronto serio e poi si avventura nello slogan infelice del Paese che corre “come un treno ad alta velocità”. Non poteva usare esempio peggiore, perché proprio i treni sono l’emblema dell’Italia a due velocità. Questa è l'idea d'Italia che ha la destra, un'idea che noi contrasteremo con forza". Così il deputato e responsabile Coesione e Sud della segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino.

03/05/2023 - 18:30

"Con il Decreto Cutro il governo e la sua maggioranza hanno superato ogni limite: hanno infatti utilizzato un nome che evoca sofferenza e morte per costruire una ulteriore e vergognosa operazione di propaganda a danno dei più deboli": ha affermato Simona Bonafè, capogruppo Pd in Commissione Affari Costituzionali di Montecitorio, nella sua dichiarazione di voto sulla fiducia posta dal governo sul cosiddetto decreto Cutro che si è svolta oggi.

"Dopo la tragedia in cui hanno perso la vita decine di migranti e moltissimi bambini ci aspettavamo un cambio di passo ed un approccio meno demagogico e strumentale. Purtroppo così non è stato: criminalizzare prima le Ong e poi la protezione speciale non solo non ha risolto i problemi ma ha addirittura aumentato ed aumenterà il numero degli sbarchi.  Nel decreto Cutro, nonostante il Def abbia appena sancito che soltanto politiche efficaci di immigrazione potranno garantire la sostenibilità economica del nostro paese, non vi è alcuna norma legata alla promozione dei corridoi umanitari, all'accoglienza ed all'integrazione. Questa destra è distante dalla realtà": ha concluso Simona Bonafè.

03/05/2023 - 15:38

“Salvini ne spara una al giorno. Oggi apprendiamo a mezzo stampa che vorrebbe diminuire e dunque eliminare definitivamente il canone Rai. Ebbene siamo tutti contenti degli slogan elettorali del ministro, ma a questo punto ci dovrebbe anche dire come intende procedere. Vorrebbe finanziarlo con i fondi dello Stato? Oppure si vuol far credere che una azienda imponente come la Rai possa sussistere senza i fondi che provengono dal canone?”.  Lo dichiara il capogruppo Pd in commissione di Vigilanza sulla Rai, Stefano Graziano, che aggiunge: “La Rai nasce con il canone e ad esso si aggiunge la pubblicità. Senza canone non è Rai e toglierlo dalla bolletta e’ far morire la Rai data la difficoltà storica a recuperare il canone. La Rai ha bisogno di entrate certe”, conclude Graziano.

03/05/2023 - 14:20

Evitare inutili tensioni chiarendo dubbi e interpretazioni

“Einstein Telescope è un progetto necessario ed irrinunciabile per la Sardegna e per l’Italia. Per questo con la legge di bilancio avevo posto il problema di impedire la realizzazione di un campo eolico che avrebbe reso incompatibile, a causa della eccessiva rumorosità, la realizzazione dell’interferometro per la ricerca delle onde gravitazionali.
Con il decreto Pnrr è stata salvaguardato il progetto Einstein Telescope annullando la precedente autorizzazione ma introducendo specifiche misure che riguardano 19 comuni della Sardegna sulle eventuali attività che necessitano di specifiche autorizzazioni al fine di poterle svolgere senza che venga pregiudicato il progetto principale.
I codici Ateco definiti però riguardano attività che attualmente sono già in essere all’interno del perimetro dei Comuni, peraltro molto vasto rispetto alla collocazione dell’Einstein Telescope.
A fronte di ciò raccogliendo le sollecitazioni delle comunità e delle amministrazioni locali ho scritto alla Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini per sollecitare chiarezza al Governo sulle norme introdotte che hanno generato preoccupazione tra i sindaci sollecitati da operatori, imprese e cittadini.
In particolare occorre chiarire i criteri utilizzati per l’individuazionedei 19 comuni unitamente ai codici Ateco, le procedure per le autorizzazioni alle nuove attività e capire con certezza se vi sia il rischio di inibizione anche per le attività in essere.
Ritengo che per sostenere il progetto Einstein Telescope come finora avvenuto occorre mantenere un processo di coinvolgimento e concertazione con le popolazioni locali senza che le decisioni vengano calate dall’alto.
L’emendamento per come è stato scritto sembra invece andare oltre quanto sinora stabilito senza una motivazione e senza chiarezza. Al ministro che sostiene come noi con convinzione il progetto il compito di farlo, informando e chiarendo limiti attuali e futuri per le attività di impresa. Einstein Telescope deve cambiare in meglio il ruolo del Paese e la vita in quei territori”. Lo dichiara il deputato del Pd, Silvio Lai.

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