06/07/2023 - 12:33

Dichiarazione di Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in Commissione Bilancio

“Faccio appello a tutta la maggioranza affinchè ci dica che fine abbia fatto il ministro del Pnrr Raffaele Fitto perché  abbiamo perso le sue tracce ormai da mesi , più o meno come la terza rata del piano,  e stiamo ancora aspettando risposte sulla relazione relativa al semestre precedente. “ Così il capogruppo Pd in commissione Bilancio Ubaldo Pagano, intervenendo in aula alla Camera. “Nell’ambito della relazione sullo stato di attuazione del piano – ha proseguito Pagano-  avevamo pianificato in commissione Bilancio la sua audizione per il 13 luglio . E in quella sede attendevamo che ci venisse a riferire almeno lo stato di attuazione di quelle che sono le partite in gioco e soprattutto  ci venisse a spiegare come intendeva rimodulare lo stesso piano  visto che la scadenza del 30 agosto per completare l’iter  di deposito alla commissione e praticamente dietro l’angolo. Ma cosi non sarà perché ieri ci è stato detto , anche questa volta, che per improrogabili impegni istituzionali  la sua audizione in commissione bilancio è stata sconvocata e rimandata  a data da destinarsi.” Per Pagano “il problema è fare in fretta qualcosa che serve al paese perché qui non c’è la polemica stupida nei confronti di un ministro inadempiente la cui incapacità avevamo conclamata certezza. Qui – ha concluso il parlamentare Dem-  c’è un problema politico enorme: voi state rischiando di sciupare 200 miliardi di euro semplicemente perché non avete una direttrice di marcia e soprattutto non volete farvi aiutare . Se volete coinvolgerci in questa procedura noi saremo ben lieti  di dare una mano. Perché di fronte all’interesse supremo del Paese noi contrapponiamo semplicemente l’amore per questo paese e non la volontà di fare  polemica a basso costo”.

05/07/2023 - 16:45

Dichiarazione di Rachele Scarpa, deputata Pd
93 i milioni di fondi PNRR che il sindaco Brugnaro e la sua giunta hanno bruciato questo aprile presentando un bando che è stato valutato non ammissibile a finanziamento e adesso a tappare i buchi e a limitare le brutte figure degli alleati arriva il governo che tira fuori 90 milioni per salvare un’opera faraonica che è una priorità e un interesse solo per Brugnaro.
Si crea così un caso unico in Italia per cui, ai fini di finanziare un'opera fatta per ospitare società private, si vanno ad utilizzare esclusivamente finanziamenti pubblici. Come se già questo non bastasse, ricordo che il Comune spenderà altri 200 mililioni tra avanzi di bilancio e mutui.
Siamo al paradosso per cui un governo che non riesce a tirare fuori i fondi necessari per finanziare la Legge Speciale per la salvaguardia di Venezia, ne recupera invece in fretta e furia per salvare la faccia agli interessi del sindaco. Un vero e proprio insulto alle veneziane e ai veneziani, che quei denari li avrebbero dovuti ricevere per risolvere i veri problemi del capoluogo. Tanto per dare una cifra, solo per sistemare tutte le  abitazioni sfitte di proprietà del comune (un migliaio circa) per una media di 40 mila euro ad abitazione, si avrebbe un costo complessivo di 40 milioni di euro, con un aumento di circa 2500 residenti.

04/07/2023 - 16:26

Dichiarazione dei deputati Pd Federico Gianassi ed Emiliano Fossi.

"Il governo ha restituito a Venezia i 93,5 milioni che erano stati tolti dai fondi del Pnrr per la realizzazione del Bosco dello Sport. A questo punto non può passare un'ora di più: i ministeri coinvolti provvedano immediatamente ad adottare il medesimo trattamento anche per la Città di Firenze, che, come Venezia, ha subito una ingiusta e dannosa sottrazione di risorse (55 milioni) per la realizzazione del progetto dello Stadio Franchi che è monumento nazionale.
Se questo non accadesse, saremmo in presenza di un affronto politico inaccettabile di tutto il governo nei confronti della città di Firenze: un trattamento diverso tra la città di Venezia e quella di Firenze si potrebbe in quel caso spiegare solo alla luce del diverso colore politico delle amministrazioni e non vogliamo credere che il governo possa arrivare a tanto. Con il Pnrr viene finanziata la riqualificazione di impianti sportivi, le risorse accessorie per il finanziamento del progetto dello stadio Franchi furono deliberate dal governo Draghi e ufficialmente comunicate al Comune di Firenze. Poi solo per il Franchi e per lo stadio di Venezia è stato revocato il finanziamento. Ora con un intervento su Venezia il Governo di fatto cancella la revoca e Firenze rimane così per ora unica città esclusa, penalizzata e danneggiata.
Chiediamo che Firenze abbia lo stesso trattamento degli altri: la città non può tollerare un sopruso nei suoi confronti".

04/07/2023 - 15:35

“Non siamo per nulla soddisfatti della risposta del governo in merito all'interrogazione di oggi in commissione Trasporti. Avevamo chiesto caldamente che, nei tempi previsti per l’aggiornamento del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec) con orizzonte 2020-2023, da inviare all’Ue entro il 30 giugno 2023, venissero date certezze alla transizione ecologica in merito al trasporto ferroviario, al trasporto pubblico e condiviso come lo sharing e all'elettrificazione dei porti. Ciò, al fine anche di risparmiare milioni di tonnellate equivalenti di petrolio per produrre energia. Le risposte del governo, invece, sono state molto generiche e per di più non sono neppure in linea con gli impegni del Pnnr”. Lo dichiara il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti.

“Tutti gli stati membri – conclude Barbagallo - sono stati chiamati a inviare l’aggiornamento del proprio Pniec. Ma l'atteggiamento elusivo del governo con il mancato confronto sul Pniec o peggio ancora il maldestro tentativo di modificare la governance del Pnrr differendo alcune scadenze non sono certamente la risposta migliore da dare al Paese. Continueremo a incalzare il governo perché l'obiettivo della transizione ecologica e in particolare la transizione ecologica dei trasporti, restano la priorità della battaglia politica del Partito Democratico in questa stagione”.

04/07/2023 - 11:53

Dichiarazione di Arturo Scotto e Simona Bonafè, capogruppo Pd in Commissione Lavoro e Affari Costituzionali della Camera
Stamattina i relatori di maggioranza del Decreto P.A. non hanno nemmeno avuto la sensibilità istituzionale di presentarsi in Commissione per illustrare il merito del provvedimento. Un decreto di 45 articoli che tratta tutti i settori, senza un baricentro sul Pnrr e che mette solo qualche toppa all’emergenza precarietà nella Pubblica Amministrazione, così come emerge da quasi tutte le audizioni delle forze sociali che abbiamo fatto stamattina. Un comportamento che non è negligenza ma irresponsabilità.

04/07/2023 - 10:06

“Adesso serve riorganizzare la macchina comunale per far sì che non accada più che uno si prenda l’appalto di tutte le decisioni. Scattiamo la fotografia sulla gravità dei fatti e creiamo la condizioni di garanzia affinché Pescara non patisca mai più questo abisso della qualità delle decisioni e dell’investimento pubblico”. Lo ha detto il deputato dem Luciano D’Alfonso intervenendo al consiglio comunale straordinario di Pescara per discutere sulla gestione del settore Lavori Pubblici e dei finanziamenti del PNRR.

“Le opere pubbliche sono fatte dal potere pubblico con denaro pubblico per produrre pubblica utilità. In questo caso è accaduto che la verticalizzazione abbia fatto danno: io conosco la fiduciarietà, che è cosa diversa dall’amicalità. La macchina comunale dev’essere una funzione della democrazia elettiva, non può trasformarsi in una satrapia intoccabile”, ha aggiunto.

D’Alfonso ha poi citato un caso specifico: “Quanto accaduto su viale Marconi è un capolavoro alla rovescia: in quella strada abbiamo appreso dell’esistenza di asfalti a scomparsa, che al mattino venivano stesi e la sera venivano tolti”.

“Pescara aveva davvero necessità di toccare il fondo in ragione della distrazione e della volontà di non ascoltare? Siamo nel pieno del PNRR, siamo nel pieno della ripresa della corsa per toglierci dalle sofferenze della pandemia. Abbiamo bisogno del massimo della forma della macchina comunale e del massimo del rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini”, ha concluso il deputato dem.

03/07/2023 - 11:36

“Illuminante intervista della Premier Meloni al Corriere. Sul Pnrr nessun allarmismo, che sarà mai il ritardo di mesi rispetto al pagamento di 19 e 16 miliardi della terza e quarta rata. Sulle migrazioni se ne riparlerà, c'è solo un piccolo veto dei suoi amici sovranisti, che peraltro avrebbero anche in parte ragione. Sul Mes se ne riparla tra 4 mesi, dopo l'estate, non si continua a capire il perché. Di sciogliere i nodi sulle alleanze europee con l'estrema destra non è tempo. Insomma caos e stallo su tutti i fronti. E il Governo purtroppo naviga a vista”. Lo dichiara il deputato democratico Piero De Luca, capogruppo in commissione Politiche Ue.

03/07/2023 - 10:20

"Il nazionalismo alla rovescia spiegato semplice: denunciare i ritardi PNRR antipatriottico, il Mes un disonore, su migrazioni precedenza a Polonia e Ungheria (anche contro i nostri interessi). Slogan in Italia e deboli in Europa.

In sintesi l’intervista di Meloni al  Corriere". Lo scrive su Twitter il deputato dem Enzo Amendola, capogruppo Pd in commissione Esteri.

02/07/2023 - 09:56

Invece di baloccarsi con il plastico del ponte sullo stretto e sulle alleanze europee della destra, Salvini dovrebbe occuparsi di non perdere i soldi del #PNRR su treni e metro, pericolo assai concreto. Ma ci sarebbe da lavorare, capisco
Così su Twitter il deputato democratico Andrea Casu, componente della commissione Trasporti

30/06/2023 - 12:14

Sospensione MES è messinscena del Governo

“La sospensione sul MES è l’ennesima messinscena del Governo Meloni. Una decisione che ridicolizza il nostro Paese in Europa e non aiuta nessuno, men che meno cittadini e imprese a combattere inflazione e tassi sui mutui alle stelle. La destra continua a inquinare il dibattito pubblico con le peggiori fake news, forse per coprire il frastuono dei fallimenti che purtroppo stanno inanellando sull’attuazione del PNRR. Ed intanto oggi avremmo dovuto già ricevere i soldi della rata relativa al secondo semestre 2022 e chiedere i 16 miliardi del primo semestre 2023. Nessuno sa che fine abbiano fatto i fondi PNRR, nessuno sa quali obiettivi non abbiamo conseguito ad oggi, nessuno sa come e cosa vogliono cambiare del Piano. Erano pronti… a far colare a picco il Paese. Si può prendere in giro qualcuno per un po’ di tempo ma prima o poi la verità apre gli occhi di tutti. E temo che il film che vedranno gli Italiani sarà una tragedia modello 2011.”
Così Ubaldo Pagano, capogruppo PD in Commissione Bilancio alla Camera dei deputati.

30/06/2023 - 12:09

“Il governo Meloni, inefficace e deludente, tradisce gli obiettivi del PNRR. Il ritardo accumulato danneggia lo sviluppo, la crescita, l'occupazione e l'implementazione delle infrastrutture, specialmente nel Mezzogiorno e per le fasce più povere dell’Italia”. Lo scrive su Twitter stefano graziano
capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio.

30/06/2023 - 11:04

"Fondi europei, Mes 'sospeso', inflazione alle stelle. Da mesi assistiamo a un imbarazzante scaricabarile del governo. Meloni attacca l'Europa e intanto si perde la scadenza del 30/6. A oggi nessuna richiesta della Quarta rata del #PNRR. 16 miliardi a rischio. Ma non erano pronti?". Lo scrive su Twitter il deputato dem Enzo Amendola, capogruppo Pd in commissione Esteri.

30/06/2023 - 10:57

“Sul Mes, che esiste già da undici anni, si è attivata una delle più grandi campagne di disinformazione mai messa in campo nella storia del nostro Paese. È falso, infatti, che la sua revisione: autorizza un prelievo forzoso sui conti correnti di famiglie e imprese; istituisce un meccanismo automatico di ristrutturazione del debito degli Stati; attiva una sorveglianza macroeconomica permanente; toglie poteri in materia di governance economica alla Commissione; prevede un meccanismo in grado di aiutare solo le banche tedesche; obbliga l’Italia a versare 125 miliardi di euro, ma tale cifra rappresenta il capitale sottoscritto dal nostro Paese, di cui sono stati versati finora poco più di 14 miliardi, e la modifica del Mes non cambierà nulla al riguardo. Quindi, tutte fake news. D’altro canto, di insussistenza di effetti negativi ma, anzi, a segnalare i suoi effetti positivi per l’Italia è lo stesso capo di gabinetto del ministro all’Economia, Giancarlo Giorgetti. E’ il Ministero da voi presieduto a chiedere che la riforma sia ratificata. Non farlo significherebbe solo tenerci il Mes che già è in vigore. Basta inquinare il dibattito e a nuovi rinvii dell'approvazione. Ogni giorno che passa è un mattoncino in meno di credibilità dell'Italia sui tavoli europei”.

Così il capogruppo del Pd in commissione Politiche europee alla Camera, Piero De Luca, intervenendo in Aula.

“Avete formalmente affidato - ha aggiunto - le linee e le scelte di indirizzo politico europeo all’opposizione. Abbiamo presentato al posto vostro una proposta di legge di autorizzazione alla ratifica dell’accordo di riforma che migliora le difese per imprese e cittadini. Dovete solo votare il testo di legge oggi in discussione. Invece state buttando da mesi la palla in Tribuna, con argomenti incomprensibili e spesso surreali. Da ultimo, abbiamo sentito rievocare formule particolari per dilatare ulteriormente i tempi come la ‘logica di pacchetto’, che certo non ci spaventa. Ci preoccupa, invece, la ‘logica del pacco’ che l’Italia potrebbe ricevere a livello europeo. Non ci rafforza, infatti, questo tira e molla nelle trattative sulla nuova governance europea, non ci rafforza nei negoziati per la revisione del Pnrr. Ci rende al contrario molto più deboli e poco affidabili. State mettendo a serio rischio la credibilità del nostro Paese - ha concluso - che è l’unico ancora a non aver concluso l’iter di revisione del Mes già avviato e condiviso da tutti gli altri Stati dell’Unione europea. Togliamo all’Italia questo stigma”.

30/06/2023 - 10:13

Un governo incapace di raggiungere gli obiettivi di giugno del PNRR, su asili nido, idrogeno e colonnine elettriche. Mettono a rischio la quarta rata, mentre la terza ancora non si vede. Avevano detto di essere pronti ma la verità sta tutta qui.

Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga capogruppo Pd alla Camera dei deputati.

28/06/2023 - 11:47

Meloni ha usato l’aula parlamentare non da presidente del consiglio ma da capo della maggioranza. Un discorso in vista del Consiglio europeo rivolto alla pancia del paese, in posa davanti ai sostenitori, indifferente ai guai interni alla sua coalizione e ai problemi reali. Così facendo porta in Europa un’Italia sempre più isolata e in difficoltà su dossier strategici per il futuro. Dal Mes alla gestione dei flussi, dal Pnrr all’inflazione, Meloni non riesce a chiudere una partita, complice alleati europei imbarazzanti a Roma come a Bruxelles. Prigioniera del suo passato, dei no all’Europa, all’integrazione, non è alzando i toni in Parlamento che riuscirà a mantenere la credibilità che ha fatto dell'Italia una forza propulsiva della storia del continente.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

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