“Nella maggioranza che sostiene il governo italiano ci sono gli amici di Putin. Ieri ne abbiamo avuto ancora una volta conferma. Come giustifica la premier Meloni queste posizioni? La credibilità del nostro Paese a livello internazionale rischia di essere seriamente compromessa”.
Lo scrive su Twitter il vice capogruppo Pd alla Camera Piero De Luca
Interrogazione del deputato del Partito Democratico al Ministro del Lavoro e al Ministro dello Sviluppo economico. “Va promossa una reale riconversione produttiva dello stabilimento di Campi Bisenzio”
“Per i lavoratori dell’ex Gkn la cassa integrazione si è esaurita da tempo e da oltre quattro mesi sono senza stipendio. Il Governo deve rifinanziare la cassa integrazione per gli operai e promuovere una reale riconversione produttiva dello stabilimento di Campi Bisenzio”.
Lo chiede, con una interrogazione al Ministro del Lavoro e al Ministro dello Sviluppo economico, il deputato del Partito Democratico Emiliano Fossi, componente della Commissione Lavoro della Camera.
“Le organizzazioni sindacali stanno portando avanti la battaglia legale per gli stipendi, sono ben 72 i decreti ingiuntivi accolti, ma la proprietà ha smesso di pagare qualsiasi cosa - sottolinea Fossi - Il 10 febbraio una delegazione di 50 operai ex Gkn si è recata a Cassino, davanti alla sede di Unindustria, chiedendo di parlare con Francesco Borgomeo, titolare della Qf spa proprietaria dello stabilimento di campi, senza però ricevere alcuna risposta. La proprietà sta fuggendo dai tavoli di trattative e dalle sue responsabilità, serve rispetto per più di 300 famiglie e per un intero territorio. Per mantenere alta l’attenzione e cercare di avere risposte sulla loro situazione occupazionale, lo scorso novembre, i lavoratori dell’ex Gkn di Campi Bisenzio hanno occupato simbolicamente la sede del Consiglio Comunale di Firenze in Palazzo Vecchio. Le riunioni presso il Ministero dello Sviluppo economico non hanno risolto le criticità ed i dubbi sulla reindustrializzazione annunciata dalla proprietà, che ha annunciato di essere alla ricerca di nuovi investitori e di non poter presentare il nuovo piano industriale. Gli operai stanno lottando per i loro diritti ed il loro futuro, le istituzioni devono stare al loro fianco”.
“La domanda è semplice: gli amici di Putin sono fondamentali o meno per la tenuta del governo? È questa la risposta che Meloni deve al Paese e alla comunità internazionale. Perché i veri “inopportuni” li ha sempre avuti a casa sua”. Lo scrive su Twitter il deputato democratico Enzo Amendola, capogruppo Pd in commissione Esteri, postando un video della premier Meloni che indica Silvio Berlusconi come il miglior ministro degli Esteri che l’Italia abbia mai avuto.
Per il governo Meloni oggi l'emergenza del Paese è mettere il bavaglio agli artisti di Sanremo. Caro bollette, inflazione, prezzo della benzina alle stelle, difficoltà di famiglie e imprese? No, non sono questi per la destra i problemi degli italiani ma il Festival, che peraltro è un successo, e la Rai ".
Così Debora Serracchiani, capogruppo del PD alla Camera.
“Occorre un intervento straordinario per verificare la stabilità degli edifici di Siena ed in particolare del centro storico, patrimonio Unesco dell’Umanità: è necessario appurare che il terremoto dei giorni scorsi e le continue scosse causate dallo sciame sismico non lascino criticità agli immobili pubblici e privati. Le istituzioni locali si stanno già adoperando per monitorare eventuali danni: scuole, musei e luoghi pubblici sono stati chiusi per precauzione ma è evidente che il governo debba dare un supporto immediato in termini di risorse umane, finanziarie e logistiche per garantire la ripresa in sicurezza delle attività quotidiane”: è quanto dichiarano in una nota congiunta i parlamentari del Partito Democratico Marco Simiani e Silvio Franceschelli. Marco Simiani ha inoltre annunciato che sulla vicenda depositerà domani, lunedì 13 febbraio, a Montecitorio una interrogazione al Ministro delle Infrastrutture ed al Ministro dei Beni culturali.
I due deputati toscani dei Democratici: “L’azienda dice in sostanza ‘arrivederci e nemmeno grazie’, ma dietro ad ogni posto di lavoro c’è una famiglia”
Prato, 9 febbraio 2023 – “I lavoratori non sono numeri, non si può chiudere un’azienda dalla mattina alla sera: 80 dipendenti perderanno il posto, non bisogna mai dimenticare che dietro ad ogni lavoratore c’è una famiglia”.
A dirlo sono i due deputati toscani del Pd Emiliano Fossi e Marco Furfaro dopo aver appreso la notizia che la Gegè di Casale, che gestisce lo stabilimento di Prato di Italpizza, il 12 febbraio chiuderà i battenti.
“Devono essere attivati tutti gli strumenti di sostegno economico e sociale per i lavoratori, ammortizzatori sociali in primis - dicono Fossi e Furfaro -. Ma è fondamentale ribadire che il lavoro non può essere ridotto a mero business. Chiediamo all’azienda un minimo di quella responsabilità sociale prevista dalla Costituzione: non si può abbandonare un sito industriale dicendo in sostanza ‘arrivederci e nemmeno grazie’. Il Pd deve stare dalla parte dei lavoratori e dei sindacati senza se e senza. Siamo pronti ad andare in piazza per riaffermare un principio sacrosanto”.
Tweet di Enzo Amendola, capogruppo pd commissione Esteri della Camera
A Bruxelles l’Europa si riunisce a difesa della libertà al fianco dell’Ucraina. Meno polemiche e più impegno all'unità, Presidente Meloni. Lavoriamo con i nostri alleati di sempre con coerenza. Per il popolo ucraino e per rafforzare l'Europa, la nostra comunità di destino.
Se nella maggioranza, e tra gli stessi vertici del governo, non si perde occasione per far emergere dubbi sul sostegno italiano all’Ucraina e se l’europeismo della destra che governa appare come minimo tentennante e a corrente alternata c’è poco da lamentarsi, come fa la presidente Meloni, se l’Italia viene esclusa da importanti vertici diplomatici ed economici internazionali. E comunque è un fatto che proprio questi comportamenti hanno mandato in archivio la foto, tanto importante quanto emblematica, di Draghi Macron e Scholz insieme in treno verso Kiev. Tante chiacchiere, tante recriminazioni e lamentele ma alla fine la storia è tutta qui: prima c’eravamo ora no.
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera
Interrogazione dei tre deputati toscani dei Democratici: “L’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie ha sollevato la criticità rappresentata dai pattini dei freni dei convogli merci come quello dell’incidente del 3 febbraio a Viareggio”
Roma, 7 febbraio 2023. “Basta promesse sulla sicurezza ferroviaria, Salvini faccia chiarezza. Come intende garantire che il trasporto ferroviario delle merci, e in particolare di quelle infiammabili, sia compatibile con la sicurezza pubblica e dei lavoratori coinvolti?”.
Lo chiedono con una interrogazione i deputati toscani del Partito Democratico Emiliano Fossi, Marco Simiani e Marco Furfaro, dopo il principio d’incendio su un vagone carico di Gpl verificatosi lo scorso 3 febbraio alla stazione di Viareggio.
“Vorremmo ricordare che soltanto nel corso del 2022 il Comitato macchinisti cargo ha indotto sette scioperi per denunciare le attuali criticità sulla sicurezza chiedendo a Trenitalia maggiori investimenti tecnologici capaci di limitare i margini di errore umano - sottolineano i deputati Pd -. E, secondo i dati resi noti dall’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie (Anfisa), lo scorso anno sono stati controllati 400 treni merci con lo stesso sistema frenante del convoglio fermato il 3 febbraio scorso a Viareggio. Anche Marco Piagentini della onlus ‘Il Mondo che vorrei’ che riunisce i familiari delle vittime della strage del 29 giugno 2009, ha dichiarato di aver spesso denunciato che i pattini dei freni di questi treni sono difettosi. Nel 2021 Anfisa ha sollevato la questione sia in sede nazionale, richiedendo agli operatori come misura immediata di abbassare la velocità di marcia, sia in sede comunitaria sollecitando l’Agenzia europea per la sicurezza delle Ferrovie che ha avviato una procedura d’urgenza. Dal 2014 sono in vigore norme comunitarie che obbligano a tracciare manutenzione e veicoli europei e dal 2009 è stata istituita per tale settore una task force europea”.
“Il sindaco di Viareggio Del Ghingaro ha chiesto più volte, ma senza ottenere risposta, la costituzione di un osservatorio con sede a Viareggio riguardo al transito delle merci pericolose sui binari - ricordano Fossi, Furfaro e Simiani -. Va segnalato che non è la prima volta che sulla linea costiera si verificano episodi del genere: il 22 ottobre del 2021 il principio d’incendio si era verificato alla stazione di Sarzana, anche in quel caso si trattò di un surriscaldamento dell’impianto frenante”.
“ Una nuova tragedia sul lavoro. È inaccettabile la morte di un giovane operaio trasfertista di 34 anni nel cantiere per la costruzione del Terzo Valico.
Non è possibile accettare la perdita di una vita umana in un cantiere di una grande opera in cui i piani di sicurezza e la tutela dei lavoratori dovrebbe essere ai massimi livelli.
La magistratura dia in tempi rapidi risposte su cosa sia realmente accaduto e se saranno individuati responsabili la giustizia sia egualmente rapida nel fare il suo corso”.
Lo scrive in una nota Federico Fornaro dell’ufficio di presidenza del gruppo PD-Italia Democratica e Progressista alla Camera
La presidente dei deputati del Pd alla Camera, Debora Serracchiani, e le deputate dem, Chiara Gribaudo, Lia Quartapelle e Marianna Madia, parteciperanno domani alla conferenza stampa “Massima allerta su nuovo codice degli appalti e standard su parità di genere. Associazioni e parlamentari per il reinserimento del 46 – bis”, che si pone l’obiettivo di cambiare il nuovo codice degli appalti, dal quale sarebbe “sparito” il cosiddetto bollino rosa: ovvero il requisito aggiuntivo e premiale per le aziende che rispettino alcune regole già definite alla fine del 2021 con la Legge 162 che, nel modificare il Codice Pari Opportunità (DLgs 198/2006), aveva introdotto la Certificazione di Parità di Genere come strumento idoneo a certificare l’adozione di politiche tese al raggiungimento della parità di diritti tra uomini e donne.
La conferenza stampa è prevista per domani, martedì 7 febbraio, alle ore 14.00, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, in via della Missione 4.
“Si terrà venerdì prossimo 10 febbraio alla Camera dei Deputati il convegno per ricordare Luciano Bianciardi, lo scrittore, traduttore, giornalista e critico nato a Grosseto e di cui ricorre in questi mesi il centenario della nascita”. Lo dichiara Marco Simiani, deputato Pd, presentando l’evento organizzato a Roma in collaborazione con la Fondazione Bianciardi.
“L’iniziativa rappresenterà un momento di omaggio e riflessione dedicate al pensiero e alla attività sociale, letteraria e culturale di Bianciardi; una figura emblematica del suo tempo, che ha rappresentato nel secondo dopoguerra l’emblema dell’intellettuale-artista che concepiva l’attività culturale non solo come strumento di denuncia e di presa di coscienza, ma anche come intervento direttamente e immediatamente militante”, aggiunge Marco Simiani.
INTERVENTO IN AULA DI LAURA BOLDRINI, DEPUTATA DEL PARTITO DEMOCRATICO, SUL DECRETO CUTRO
Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico, è intervenuta in Aula sul “decreto Cutro”, «un insieme di misure affastellate tra loro che a tutto mirano tranne che a prevenire il ripetersi di tragedie come quella avvenuta il 26 febbraio 2023».
Il nome Cutro evoca innanzitutto il ricordo di quella strage in cui morirono più di cento persone, un terzo delle quali erano minori. Evoca poi lo spirito di solidarietà della popolazione che aiutò nei soccorsi e nell’accoglienza dei sopravvissuti. Evoca infine il comportamento cinico e ipocrita di un Governo che non ha mai voluto chiarire fino in fondo le ragioni che portarono a quella tragedia, rispondendo alla semplice domanda: perché si mosse la Guardia di Finanza e non la Guardia Costiera?
Dopo una strage di quelle dimensioni ci si aspettava come reazione un provvedimento volto a evitare che tragedie come quelle possano ripetersi, e a mettere in campo misure più forti e più estese per il salvataggio in mare, il rafforzamento delle vie legali di accesso in Italia, i corridoi umanitari per i richiedenti asilo e, per i migranti economici, un decreto flussi all’altezza delle richieste del mondo produttivo.
Il Governo prevede un decreto flussi molto sottostimato, di circa 80 mila persone quando solo Coldiretti per l’agricoltura ne chiede 100 mila. E oltre all’agricoltura c’è l’edilizia, il turismo, e il comparto dei servizi che avanzano richieste analoghe. Per pura propaganda, o per scongiurare la “sostituzione etnica” temuta dal Ministro Lollobrigida, invece di rispondere alle esigenze reali del Paese e del mondo produttivo si fa un decreto flussi sottostimato.
In questo decreto legge c’è poi la misura più grave di tutte: la mutilazione della “protezione speciale” che provocherà effetti assolutamente dannosi: migliaia di persone che oggi hanno un permesso di soggiorno, che vivono e lavorano regolarmente, che pagano le tasse, diventeranno immediatamente irregolari, non avranno più la possibilità di contribuire allo sviluppo e alla vita sociale del nostro Paese, e verranno lasciati ai margini. È questa l’essenza dei provvedimenti: in nome della lotta a quelli che l’esecutivo chiama “clandestini”, non fa altro che crearne di nuovi. È accaduto con la legge Bossi-Fini, con la cancellazione della protezione umanitaria voluta dall’allora ministro dell’Interno Salvini, accade ora con questo decreto.
È l’ennesima dimostrazione del fatto che sul tema dell’immigrazione questo è il governo dell’improvvisazione, del caos e della disumanità.
Dichiarazione di Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente
"Quello che è successo ieri alla stazione di Viareggio è gravissimo ed inquietante. Presenterò nei prossimi giorni una interrogazione al Ministro Salvini per appurare quello che è realmente accaduto e se per questa tipologia di trasporti siano previste tutte le precauzioni necessarie per salvaguardare la sicurezza pubblica. Questi sono convogli che possono trasformarsi, come già purtroppo in passato e proprio a Viareggio, in bombe terrificanti ed è indispensabile evitare qualsiasi criticità": è quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio, sul principio di incendio del treno merci che trasportava Gpl verificato ieri, venerdì 3 febbraio, nello scalo della cittadina toscana.
"La Direttiva comunitaria sulle case green può rappresentare un'occasione straordinaria per riqualificare e mettere in sicurezza il patrimonio immobiliare italiano, rilanciare occupazione ed economia, ridurre il consumo di materie prime e salvaguardare l'ambiente per lasciare un pianeta migliore alle generazioni future. Quello che va negoziato con l'Europa sono però le tempistiche per attuare la direttiva e soprattutto lo stanziamento di risorse europee adeguate per realizzare gli interventi e per evitare spese aggiuntive ai cittadini. L'Italia, infatti, per numero di case di proprietà e bassa classe energetica degli edifici, rappresenta un caso quasi unico nel panorama comunitario": è quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Ambiente di Montecitorio, intervenendo oggi venerdì 3 febbraio alla Camera nel corso della discussione delle mozioni relative alla proposta di Direttiva europea sulla prestazione energetica nell'edilizia.