In Rai è sempre più monocolore e il pluralismo informativo, dovuto in una televisione pubblica, è piegato alle esigenze dei nuovi padroni del vapore. Ora ad andarsene c'è pure Bianca Berlinguer. Una uscita che attesta, al pari di quelle che le hanno precedute, che in Rai vi è l'occupazione sistematica della destra che decide programmi e firma contratti sulla base della fedeltà e non certo del merito. Una deriva vergognosa che va contrastata e che richiama alla responsabilità di azione tutte quelle forze che si richiamano ai valori della libera informazione.
Così Stefano Vaccari, deputato del Pd.
“Dopo le ultime sparate, abbiamo la certezza che Salvini non ha capito proprio nulla del MES e del senso di questo strumento.”
Così Ubaldo Pagano, Capogruppo PD in Commissione Bilancio a Montecitorio, commenta le dichiarazioni del Ministro delle Infrastrutture in cui si dice "felice se ci espellessero e restituissero soldi".
“A prescindere dall’utilità del meccanismo europeo di stabilità, Matteo Salvini continua a bersagliare l’Europa per nascondere i disastri che questo Governo sta compiendo tra i confini nazionali. L’UE, tanto per rinfrescare la memoria del Ministro, è quella che sta dando all’Italia più di 200 miliardi di euro che questo Governo si sta dimostrando incapace di spendere. L’Europa è quella che per 10 anni ha acquistato i nostri titoli di Stato quando nessuno voleva comprarli, salvandoci dal default.”
“Speravo che dopo il Papete, Salvini - conclude Pagano - avesse imparato la lezione. E invece dobbiamo supporre che ha gravi difficoltà a sopportare il caldo estivo. Lui e la Meloni continuano a sbraitare, isolando il nostro Paese. Quello che non capiscono è che il nostro debito pubblico ci mette in una posizione di grave debolezza e l’isolamento può essere la miccia di conseguenze incalcolabili per la nostra economia.”
“In linea generale, voteremo a favore delle missioni internazionali, incluse le nuove missioni. Tra queste vorrei menzionare in particolare il nostro fermo sostegno alla missione europea per l’addestramento delle truppe ucraine: è anche così che aiutiamo quel paese a contrastare l’invasione di Putin. Ci distingueremo su una sola missione, quella bilaterale di supporto alla guardia costiera libica, su cui voteremo contro. Ho chiesto la parola per motivare le ragioni del nostro voto in particolare su questo ultimo punto contrario. La Libia di oggi non è la Libia del 2016. Allora si pensava che si potesse evitare il collasso dello Stato libico e l’Italia era fortemente impegnata prima di tutto nel tenere la Libia unita e stabile con iniziative quotidiane dei membri del governo: visite, incontri, promozione di iniziative diplomatiche e politiche. Oggi quella situazione di instabilità e fragilità delle istituzioni è diventata cronica. In Libia si sono insediate la Turchia e la Russia. Sono emerse notizie atroci sulla situazione dei diritti umani nei campi libici.
E’ diventato evidente che in queste condizioni una piccola missione bilaterale di supporto alla guardia costiera libica non è uno strumento in grado di condizionare le istituzioni libiche e impegnarle a contrastare il traffico dei migranti e promuovere i diritti umani. Tutto l’opposto. Per questo pensiamo che si debba fermare quella missione e agire in modo diverso.
Restano però validi i principi che animavano le azioni dei governi Renzi Gentiloni: le persone in mare vanno salvate. I trafficanti vanno puniti. L’Europa va coinvolta e responsabilizzata. Bisogna avere un rapporto con i paesi di provenienza e di transito dei migranti perché senza di loro è impossibile gestire le migrazioni.
Sulla base di quei principi di azione, oggi serve lanciare un’altra iniziativa: coinvolgere l’Unione europea nella stabilizzazione del quadro libico e le Nazioni Unite nella gestione dei migranti in Libia, chiudendo i campi e gestendo i migranti in modo umano e sostenibile. Questo chiediamo al governo”.
Lo ha detto la deputata democratica Lia Quartapelle, vice presidente della commissione Esteri, nella dichiarazione di voto in Aula
“Dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non vi sono state repliche alle critiche delle opposizioni, ma solo veri e propri attacchi inaccettabili. Non era mai successo prima. Ci vuole rispetto per il Parlamento. Quanto al merito, senza il nostro aiuto l’Ucraina non esisterebbe più come Stato sovrano. È in gioco la tutela dei valori di libertà e democrazia dell'intera Europa. Per questo è indispensabile continuare ad assicurare pieno sostegno con tutte le forme di assistenza necessarie, indispensabile per ottenere un cessate il fuoco, presupposto per una pace giusta. Salutiamo con favore l’iniziativa diplomatica del Vaticano affidata al Cardinal Zuppi. In questo contesto, è un fatto però che l’Italia sia scivolata ai margini della scena politica europea ed atlantica. In Consiglio si discuterà poi di immigrazione. Se in questi anni l’Europa è stata assente la colpa è soprattutto dei Governi dei vostri amici di Visegrad, che si sono sempre opposti a soluzioni ispirate a solidarietà e condivisione delle responsabilità. Al di là dei proclami, l’intesa raggiunta nelle scorse settimane non presenta nessuna soluzione efficace. Sarebbe necessario rafforzare le politiche di vicinato per lo sviluppo dei Paesi di origine e transito. Ma avete tagliato anche i fondi per la cooperazione allo sviluppo. Non c’è nulla sulla gestione degli ingressi. Bisognerebbe creare canali umanitari e istituire un’operazione Mare nostrum europea. Mentre invece si aumenta la pressione sul nostro Paese chiedendo di valutare le richieste di asilo più rapidamente e si stabilisce una compensazione di 20mila euro per ogni migrante non ricollocato, soluzione per noi inaccettabile”.
Così il capogruppo del Pd in commissione politiche Ue alla Camera, Piero De Luca, intervenendo in Aula.
“Il Consiglio - ha aggiunto - discuterà di governance economica a partire dalla riforma del Patto di Stabilità e Crescita. Attivatevi affinché la revisione della governance sia completata entro il 2023, evitando il rischio della riattivazione del vigente Patto di stabilità, che obbligherebbe il nostro Paese a pesanti correzioni di bilancio. È necessario scomputare dalla spesa netta i fondi per riforme o investimenti nella transizione verde e digitale, inserire la possibilità di scorporare il debito accumulato per emergenze o eventi eccezionali, lavorare per una capacità fiscale dell’eurozona, sostenere il piano industriale Green Deal e istituire un Fondo di sovranità europeo. La melina strumentale sul Mes non rafforza la nostra posizione nei negoziati europei, anzi danneggia i nostri interessi. Chiediamo al Governo serietà e responsabilità. L’Unione - ha concluso - rappresenta non la causa, ma la soluzione ai problemi delle nostre comunità”.
"Inaccettabile è la posizione di Orban non quella della Commissione su 50 miliardi di aiuti ulteriori all’Ucraina. Meloni e il governo prendano le distanze dalle dichiarazioni di Orban, quelle sì, ‘inadatte al dibatto’, come dice lui, alla vigilia di un Consiglio così delicato". Lo scrive su Twitter il deputato dem Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche Ue.
Tweet di Alessandro Zan, deputato Pd
Eliminare la valorizzazione del giornalismo di inchiesta e inserire la promozione della natalità nel contratto di servizio Rai significa applicare in pieno il modello Orbán: in Rai la destra ostacola il giornalismo e impone il modello di società sovranista
"L'Ufficio Dogane di Livorno nonostante sia uno delle strutture portuali più importante della Toscana e della costa tirrenica, ha da tempo gravi problematiche di organico che compromettono l'erogazione dei servizi e la programmazione delle attività. Per questo motivo ho presentato una interrogazione parlamentare al Ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti", è quanto dichiara il deputato Pd Marco Simiani.
"Questa struttura ha infatti competenza territoriale da Livorno a Grosseto, con uffici anche a Piombino e Portoferraio. Sei anni fa l’organico era di 140 persone, adesso è di 100, nonostante siamo considerevolmente aumentati volumi di traffico e competenze. È necessario che il governo intervenga subito per risolvere le criticità": conclude Marco Simiani.
“Il premier ungherese Orban ritiene inaccettabile la proposta della commissione europea di concedere 50 miliardi di euro di aiuti aggiuntivi all’Ucraina. A noi sembra inaccettabile il commento del premier ungherese. E la presidente Meloni cosa ne pensa? Resta al fianco dell’amico alleato Orban o prende le distanze?”. Lo dichiara Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio.
“La zona Logistica semplificata della Toscana attende da mesi di essere istituita. L’area, già individuata dalla Regione, potrebbe sviluppare molte potenzialità di crescita dei territori, soprattutto della Costa su cui si concentrano i poli di crisi industriale. La Zls metterà infatti in sinergia i porti di Livorno, Piombino, Marina di Carrara e Portoferraio, gli interporti di Guasticce e Prato oltre all’aeroporto di Pisa. Da oltre 6 mesi abbiamo depositato alla Camera una interrogazione per capire i ritardi ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta; ad oggi sappiamo soltanto che per istituirla occorre un apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri mai emanato. Evidentemente per Giorgia Meloni questo atto non è una priorità, visto che ancora nessuno ha risposto alla nostra interrogazione alla Camera dei Deputati”: è quanto dichiarano i deputati Pd Marco Simiani, Emiliano Fossi, Simona Bonafè, Laura Boldrini, Federico Gianassi, Marco Furfaro e Christian Di Sanzo. Questo appello è condiviso e sostenuto anche dai senatori del Partito Democratico Dario Parrini, Ylenia Zambito e Silvio Franceschelli.
“La destra prende le distanze dalla ministra Santanchè. Abbiamo subito sostenuto la necessità che la ministra chiarisse in Parlamento le gravi accuse fatte nei suoi confronti da una inchiesta della trasmissione televisiva Report. Ora il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, dice la stessa cosa e chiede alla Santanchè di riferire in Aula. È evidente l'imbarazzo della destra. La presidente Meloni, di contro, continua a tacere come spesso succede quando si trova in difficoltà”.
Lo dichiara il capogruppo del Partito Democratico in commissione Agricoltura alla Camera, Stefano Vaccari, commentando l’intervista di Riccardo Molinari a Rainews24.
“Dopo i malumori della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, fatti filtrare sui media da Palazzo Chigi, le parole lapidarie di oggi sul caso Santanchè del capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, ‘aspettiamo che il ministro venga in Aula a spiegare’, testimoniano la gravità della situazione e anche come la maggioranza di destra stia andando in pezzi su questa vicenda. E’ la dimostrazione che non possono più far finta di nulla su quanto è emerso dall’inchiesta di Report. In passato, per molto meno, ministri della Repubblica hanno fatto un passo indietro. E’ quanto ci aspettiamo dalla ministra Daniela Santanchè”.
Lo dichiara Toni Ricciardi, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico alla Camera, commentando l’intervista di Riccardo Molinari a Rainews24.
Libertà per oppositori a follia sanguinaria Putin
“Qualche giorno fa è iniziato il secondo processo contro Aleksej Navalny, che sta avendo luogo a porte chiuse, senza la possibilità che ne prendano parte neanche i suoi familiari più stretti. Navalny è apparso magrissimo, per qualche minuto, perché poi i giudici hanno chiesto di chiudere telecamere a circuito chiuso, quindi non c’è nessuna traccia di quello che succede. Le accuse nei confronti di Navalny, che rischia 30 anni di carcere, sono accuse molto dure per un regime che ormai condanna a decine di anni di carcere chiunque abbia detto una sola parola contro la guerra di Putin contro l’Ucraina. Mi auguro che il nostro Paese voglia interessarsi anche di questo, con la presenza dell’ambasciata a questi processi e con l’attenzione della nostra politica estera alle condizioni carcerarie e alla libertà di tutti gli oppositori di Putin, a partire da Vladimir Kara-Murza, da Ilya Iashin. Ci sono due vittime della follia sanguinaria di Putin: la prima vittima è il popolo ucraino, la seconda tutti quei cittadini russi che si oppongono a quella guerra e che vorrebbero vivere in un Paese libero e democratico”.
Così Lia Quartapelle nell’Aula della Camera sull’ultimo processo contro Aleksej Navalny con l’accusa di “estremismo”, dopo gli interventi di fine seduta al Senato dei senatori Pier Ferdinando Casini, Ivan Scalfarotto e Giulio Terzi di Sant’Agata, che hanno espresso la stessa richiesta al Governo.
“Il ministro Salvini faccia chiarezza sull’iter per la realizzazione dell’Alta Velocità tra Salerno e Reggio Calabria, come da progetto RFI, composto da tre lotti: Battipaglia-Praja, Praia-Tarsia e il raddoppio della galleria Santomarco”, è quanto richiedono i deputati del Partito democratico Paola De Micheli, Anthony Barbagallo e Marco Simiani in un’interrogazione al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture.
Si chiedono le ragioni per le quali sui siti istituzionali non sia più rintracciabile il progetto originario RFI così come il Lotto 2 Praja-Tarsia, non siano state prese iniziative volte a velocizzare l’iter già avviato - per un’opera strettamente connessa al Ponte sullo Stretto la cui realizzazione è stata più volte caldeggiata dallo stesso ministro - e non sia stato informato il Parlamento sul percorso dell’opera e su eventuali criticità emerse.
“Siamo di fronte all’ennesima fiducia da parte del Governo e all’ennesima volta in cui viene esautorato il lavoro del Parlamento.
L’urgenza del Governo era il commissariamento di INPS e INAIL e di porre un tetto all’età dei sovrintendenti lirici di origine straniera; commissariamento per cambiare la governance. Ovvero passare dalla nomina del direttore da parte del CDA a quella diretta del Presidente e poi, ridurre il mandato del direttore generale da 5 a 4 anni. E questa sarebbe modifica della governance???
La vostra propaganda viene puntualmente sbugiardata dalla realtà.
Mentre per voi è urgente sparecchiare la Rai, l’INPS e l’INAIL non vi curate di quanto l’aumento dei prezzi del cibo naturale stia introducendo disuguaglianze e povertà, per il cibo e per la salute.
Girate il viso dall’altra parte per non vedere che è in atto una speculazione ai danni dei cittadini. E poi generate orrori come il naufragio di Cutro o quello già dimenticato della scorsa settimana in Grecia.
Per questa vostra palese volontà di nascondere la realtà, di mutarla e piegarla alla vostra idea alterata di Paese, fatta di furbizie e disuguaglianze, il Partito Democratico dirà convintamente NO alla fiducia”. Lo ha detto in Aula il deputato del Pd, Silvio Lai, in dichiarazione di voto sul decreto Inps.