“L’11 novembre in piazza per difendere diritto alla cura”
Ieri abbiamo espresso la nostra contrarietà alla Nota di aggiornamento di Economia e Finanza perché ancora una volta ha evidenziato la mancanza di volontà di questo Governo di occuparsi dei bisogni dei cittadini: non contiene elementi di miglioramento delle condizioni economiche e sociali di famiglie e imprese. Solo interventi corporativi, di corto respiro. Nessuna misura strutturale sul lavoro, zero provvedimenti significativi sul sostegno agli affitti e alle spese di scuola e formazione. Soprattutto una diminuzione della spesa sanitaria sulla quale diversi osservatori hanno evidenziato forte preoccupazione.
Con questa Nadef il Governo ha scelto di non occuparsi dei 5 milioni di persone che hanno rinunciato a curarsi perché non possono permettersi il costo del privato, ha scelto di non impegnarsi per diminuire le liste d'attesa e incrementare il personale sanitario. Per queste ragioni l'11 novembre scenderemo in piazza per tutelare il diritto alla cura e la sanità pubblica per tutte e tutti.
Così la vicecapogruppo Pd alla Camera, Valentina Ghio.
“‘nessuna scuola è un’isola’, qualunque cosa avvenga nella scuola e nella comunità scolastica, ci riguarda direttamente e chiama in causa la nostra responsabilità. Nel bene e nel male. E lo dico proprio con riferimento agli episodi di violenza che si verificano o si sono verificati all’interno della scuola. Dobbiamo provare a dare soluzioni a fenomeni che esprimono un profondo e forte disagio che tocca tutta la comunità scolastica. Perché è il benessere complessivo di quella comunità che dobbiamo avere a cuore e sui cui dobbiamo investire”. Lo ha detto in Aula alla Camera, la deputata dem Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione Cultura, che ha svolto la dichiarazione di voto finale sulla pdl sicurezza del personale scolastico, annunciando il voto di astensione del Gruppo del Partito Democratico.
“Con una consapevolezza – ha aggiunto l’esponente Pd - però. Che, ancor più a scuola, l’esclusiva cultura della sanzione e della punizione, molto cara all’attuale governo, non produrrà risultati, se non inserita in un contesto preventivo e di recupero. La punizione da sole non servono. E’ necessaria una visone di sistema che promuova un’azione educativa necessaria ed importante sul disvalore che azioni come queste esprimono. Favorendo una reale consapevolezza degli studenti che da sola la sanzione non può assicurare”.
“E’ prevista – ha concluso Manzi - la creazione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico. Un nuovo organismo con obiettivi ambiziosi ma con una ‘clausola di invarianza finanziaria’ che ci fa sospettare che siano le risorse per la prevenzione e il contrasto a tali fenomeni a mancare. Serve creare presidi di comunità, ambienti scolastici ed educativi capaci di comunicare con le famiglie, in cui favorire realmente il dialogo e la consapevolezza tra tutti i componenti della Comunità scolastica, docenti, studenti, famiglie. Serve investire nella comunità educante, nelle retribuzioni dei docenti, in ambienti di apprendimento accoglienti e moderni. Perché da sola la sanzione senza un intervento strutturale a sostegno complessivo rischia, purtroppo, di essere un’occasione persa”.
“La bocciatura da parte del Consiglio Regionale della Lombardia della mozione di Fratelli d’Italia contro le carriere alias nelle scuole è un’ottima notizia. La crociata ideologica di FDI e Lega nei territori contro uno strumento di civiltà, che permette a tante studentesse e a tanti studenti di vivere più serenamente gli ambienti scolastici e universitari, oggi subisce una battuta d’arresto importante: la maggioranza di centro-destra si è sfaldata su un provvedimento oscurantista, che violava i diritti delle persone a vedere riconosciuta la propria identità di genere, come ha più volte sottolineato la Corte Costituzionale e il diritto europeo. Oggi in Consiglio Regionale della Lombardia ha prevalso il buonsenso su una destra che usa i diritti come clava ideologica su cui fare campagna elettorale."
Così Alessandro Zan, deputato e responsabile diritti nella segreteria nazionale PD.
Dichiarazione di Mauro Berruto, deputato Pd e segretario della Commissione Cultura della Camera
“Incontrare chi, con coraggio, crede nella scuola e nel suo futuro, non vuole solo sottolineare ciò che non funziona, ma vuole ascoltare, raccogliere idee e, soprattutto, proporre azioni. Questo il senso profondo della mozione del Partito democratico.” Cosi Mauro Berruto, deputato Pd e segretario della Commissione Cultura della Camera nella dichiarazione di voto per il suo gruppo sulla mozione relativa al diritto allo studio. “E allora proprio oggi, giornata mondiale degli insegnanti, pensiamo a loro, alla necessità di restituire loro la centralità di un ruolo fondamentale nella costruzione della comunità – ha proseguito Berruto- , secondo il quale “la riflessione più semplice parlando di scuola è che questo Paese dovrebbe immaginare un grande piano infrastrutturale. Un piano affidato ad architetti capaci di interagire con pedagogisti e avvalersi di consulenti senza pari, i più esperti del settore: i ragazzi.” Per l’esponente del Pd “in una scuola sicura, immaginata dai ragazzi, troverebbero spazio con la stessa dignità, aule, teatri, laboratori scientifici, sale per l’arte e per la musica, palestre.” “Questa nostra mozione – ha proseguito Berruto- ha molti impegni per il Governo, ma tre sono estremamente mirati e riguardano servizi essenziali: tre mosse decisive per poter accedere al diritto all’istruzione. La prima mossa riguarda la necessità, a scuola, di arrivarci. E di arrivarci in un modo democratico, sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Per questo riteniamo fondamentale garantire, in forma graduale e progressiva, la gratuità dei costi legati alla mobilità di studentesse e studenti per il tragitto dall’abitazione alla sede scolastica. La mossa numero 2 – ha aggiunto Berruto- riguarda i libri scolastici, i materiali di cartoleria e cancelleria. Impegniamo il Governo a intervenire, attraverso il tavolo di lavoro sull’editoria scolastica, sull’intera filiera per ridurre i costi che le famiglie devono sostenere e che in questo inizio di anno scolastico sono già emersi in modo così evidente. Infine, la terza mossa riguarda l’estensione del tempo pieno e un suo conseguente corollario che ha direttamente a che fare con la qualità della vita dei nostri studenti: le mense scolastiche. Serve un cambio di paradigma – ha precisato il parlamentare Dem- , serve immaginare la mensa scolastica non come un servizio a richiesta di singoli, ma come vero servizio pubblico, riconosciuto come servizio essenziale garantito ovunque e in modo uniforme. La Costituzione recita che “la scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno 8 anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”. Non c’è niente da aggiungere – ha concluso Berruto- è nostro esclusivo dovere fare in modo che succeda.”
Dichiarazione di Valentina Ghio, vicepresidente dei deputati Pd
"Noi pensiamo che sottrarre risorse al fondo così importante come quello del bonus trasporti rappresenti un duro colpo per chi va a scuola e per chi va al lavoro. E’ una scelta contro le famiglie e contro l’ambiente."
Così la vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Valentina Ghio , replicando al ministro dei Trasporti Matteo Salvini nel corso del Question time di oggi. In precedenza, il collega Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti, aveva stigmatizzato “la proroga, per il 2023, del bonus che ha fatto perdere a studenti e lavoratori la possibilità di utilizzarlo in maniera integrale, con un impatto negativo diretto sulla loro vita lavorativa e scolastica e sui bilanci delle famiglie.” “Passare da un finanziamento statale della misura di 190 milioni di euro dello scorso anno ai 100 milioni attuali per poi rimpinguarlo con 12 milioni soltanto e in zona Cesarini e accorgersi solo dopo una manciata di ore dalla riapertura del sistema che non sono risorse sufficienti per far fronte alla domanda – ha esclamato Ghio all’indirizzo di Salvini- vuol dire non supportare il trasporto pubblico delle persone . Ci auguriamo – ha aggiunto l’esponente del Pd- che ci sia la consapevolezza di questo mancato sostegno e si rimedi questa volta con la giusta capienza, di modo che accedere al bonus trasporti non sia una gara da incubo, dove vince il bonus chi clicca prima, ma sia uno strumento realmente rivolto ai bisogni delle persone in difficoltà e della mobilità sostenibile. Ci auguriamo lo facciate adesso - ha concluso Ghio- per il pieno utilizzo dell’anno scolastico appena iniziato, e in sede di bilancio per il prossimo anno.”
Dichiarazione di Irene Manzi, capogruppo Pd commissione Cultura della Camera.
“La scuola è aperta a tutti”, recita il primo comma dell’art. 34 della Costituzione e anche pensando a quel principio abbiamo voluto presentare alla discussione dell’Aula questa mozione che intende favorire una riflessione ampia sull’avvio di questo anno scolastico 2023/2024, sulle emergenze da affrontare, sulla strategia da perseguire”.
Così Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione Cultura intervenendo quest’oggi in Aula.
Per l’esponente Pd “è negli spazi della scuola, nelle aule, in ogni parte del Paese che si costruisce la possibilità di coltivare un futuro migliore e di costruire una società più equilibrata e giusta. Ma perché quel futuro da coltivare sia davvero fertile e vitale la scuola deve essere messa al centro dei nostri pensieri. Deve essere spazio e luogo su cui investire risorse, progetti, programmi.” “E anche per questo - ha sottolineato Manzi-che abbiamo deciso di presentare una mozione che vuole mettere al centro alcuni temi chiave su cui sollecitare una pronta azione del Governo in vista della prossima legge di bilancio: penso al tema del dimensionamento scolastico, al precariato, alla lotta e al contrasto delle diseguaglianze e al tema- urgente e necessario- del caro scuola. Perché ormai ad un anno dall’insediamento del governo Meloni il bilancio che ci permettiamo di tracciare intorno all’istruzione è deludente e preoccupato. Inoltre, ha aggiunto Manzi, “non si può far cassa sulla scuola, come invece i tagli ed il dimensionamento rischiano di fare.
Purtroppo assistiamo a misure spot, a interventi a “invarianza finanziaria”, a misure come il recente Decreto Caivano o le disposizioni relative al voto in condotta pensate più per rispondere parzialmente all’emergenza di fronte ad episodi- gravi- di violenza, anziché alla definizione di una matura e strutturata strategia di contrasto all’abbandono scolastico, alle disparità, alle diseguaglianze.” Per il Pd - ha concluso Manzi- servono investimenti ed opportunità ed ecco perché abbiamo voluto mettere al centro della nostra mozione il tema dei costi sopportati dalle famiglie per l’avvio dell’anno scolastico. La spesa per i libri scolastici rappresenta un carico che grava in misura rilevante sulle famiglie italiane che, nel mese di settembre, arriva ad assorbire circa un terzo della retribuzione di un lavoratore medio.
Chiediamo investimenti, strumenti, risorse per la gratuità dei libri di testo e la progressiva gratuità dei costi legati alla mobilità studentesca. Vogliamo che la comunità scolastica rappresenti un luogo di serenità e crescita per gli studenti e le studentesse.”
"Leggiamo di una iniziativa della Lega riferita a Villa Aldini. Come è noto su quella struttura è già in corso un progetto per realizzare una scuola e un museo, superando l'utilizzo attuale. Progetto condiviso dal Comune di Bologna e dal Governo. Dato che a Villa Aldini è stata riaperta la comunità che ospita minori non accompagnati su richiesta della Questura e leggiamo in dichiarazioni pubbliche di una esponente del Governo che il Ministero dell' Interno troverà un" altra collocazione per tale comunità" presenteremo una interrogazione parlamentare per conoscere modalità e tempi di tale intervento. Il Governo non scarichi sui comuni le proprie responsabilità su questo terreno così delicato".
Così Virginio Merola ed Andrea De Maria deputati PD.
Aumentare risorse e fondi in legge di Bilancio
“La rete del trasporto pubblico nel Lazio è palesemente in grave difficoltà. Alla luce delle conseguenze della crisi climatica e della crescita del turismo post covid è ormai improcrastinabile intervenire. Sono stati segnalati moltissimi disservizi su ferro per una serie di anomalie tecniche, legate alla usura delle ruote dei treni dovute al caldo anomalo di questa estate e per questo sono saltate oltre mille corse di treni da e per Roma.
Con la riprese del pendolarismo scolastico si sono accentuati i disagi dovuti ai disservizi del trasporto pubblico locale. Chiediamo al governo pertanto di intervenire con urgenza e aumentare le risorse per i trasporti anche in vista della prossima legge di Bilancio”. Lo chiedono i deputati Pd della commissione Trasporti di Montecitorio Casu, Barbagallo, Bakkali, Ghio e Morassut, in una interrogazione al ministro delle Infrastrutture e Trasporti.
“È necessario andare incontro alle esigenze di tutti i cittadini che per lavoro o per studio quotidianamente utilizzano il trasporto pubblico locale; Nel Lazio la situazione peggiora di giorno in giorno, raggiungendo situazioni paradossali.
ha suscitato sconcerto la notizia riportata dai media di studenti addirittura costretti a percorrere a piedi la pericolosissima via Flaminia per raggiungere la scuola dopo la soppressione delle fermate a Morlupo”, concludono i deputati dem.
Ha destato scalpore e sconcerto la notizia della brutale uccisione di due mucche presso l’istituto tecnico agrario “Emilio Sereni” di Roma. Ignoti mediante una balestra avrebbero colpito i due animali determinandone la morte con il grave ferimento di un terzo animale;
- Una delle due mucche, di razza pregiata, addirittura sarebbe stata macellata sul posto, come si apprende dalle cronache. Si tratta di un Istituto ubicato in un comprensorio difficile della città al confine del quartiere di Tor Bella Monaca e che si è distinto negli anni per molti progetti di legalità e di avvio al lavoro degli studenti. Sappiamo essere prevista la visita del Ministro dell'istruzione in occasione della inaugurazione dell’anno scolastico. Non è la prima volta che si verificano atti a danno della scuola che risulta essere sprovvista di un impianto di videosorveglianza.
Chiediamo al ministro di sapere quali iniziative intenda assumere il governo per aumentare gli standard di sicurezza dell’istituto, tutelandolo rispetto ad episodi così gravi e ad atti vandalici, che, purtroppo, si sono ripetuti nel tempo, che ne turbano la serenità e l’ordinato svolgimento della vita scolastica.
Così il deputato del PD Andrea Casu, che ha presentato un'interrogazione al Ministro dell’istruzione.
Investire in più cultura, più scuola, più assistenti sociali
“La politica deve dare un segnale forte sia dal punto di vista della sicurezza ma anche della cultura, quindi investire in educazione ed istruzione in maniera forte come per esempio nel caso di Caivano.
Attenzione ad immaginare che basti solo la repressione perché sarebbe un errore molto grave da parte del Governo. C’è bisogno di fare investimenti tanto la sicurezza quanto sull’istruzione. Molti più assistenti sociali molti più insegnanti insieme controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine. Dobbiamo cambiare questo territorio e dare la possibilità alle nuove generazioni di farlo in modo che non succedano più fatti gravi come quello di Caivano”. Lo ha detto Stefano Graziano, capogruppo PD in commissione difesa di Montecitorio ai microfoni di Radio Rai Uno.
“Così com’è il Dl Caivano è ancora troppo fumoso e demagogico; c’è bisogno di investire in tanti settori importanti e non solo la sicurezza. Quindi cultura, sociale, combattere il degrado. Solo così si migliorerà il territorio”, ha aggiunto Graziano.
"Questa scuola costa troppo, e loro non se la possono permettere. Il caro vita non ha risparmiato nemmeno il costo dei libri, che va a sommarsi ai costi già eccessivi della scuola nel nostro Paese, dove i singoli istituti si mantengono a fatica solo grazie al contributo 'volontario' dei ragazzi. Molte persone sono pendolari, e anche qui il costo dei servizi pubblici è inaccessibile. Se a questo si aggiunge la mancanza di supporto psicologico in un luogo che sconta ancora pesantemente gli effetti della pandemia, si capisce che le organizzazioni studentesche hanno tutte le ragioni per manifestare. Andare a scuola è ormai da troppo tempo una corsa ad ostacoli, per questo richiamano la politica su un diritto imprescindibile, quello allo studio e alla formazione! Tutto il mio supporto alla Rete degli Studenti Medi che oggi ha manifestato davanti al ministero dell'Istruzione, porterò le vostre battaglie anche in Parlamento; per questo proprio oggi ho sottoscritto una mozione a firma delle colleghe Manzi e Braga per impegnare il governo con politiche di welfare all'inizio di quest'anno scolastico". Così la deputata dem Rachele Scarpa.
Meloni sbaglia a polemizzare con Gentiloni, suo vero problema è Salvini
“La segretaria Schlein ha detto parole chiare sul Pd, un partito aperto, pluralista e generoso. Ora la cosa più importante è lavorare compatti sui temi che interessano i cittadini a partire dal salario minimo, sanità, scuola e lavoro, temi fondamentali visto che la crisi morde pesantemente sull’inflazione e il costo della vita è molto alto. Parliamo di più tutti di temi che interessano i cittadini e meno quelli che interessano noi dobbiamo lavorare all’unita del pd nel rispetto delle sensibilità che ci sono ”. lo ha detto il deputato del PD Stefano Graziano ospite ad Agorà.
“Il PD resta l’unico pilastro dell’alternativa di governo. Ora dobbiamo tutti dare una mano per portare a casa il risultato alle elezioni europee”, ha aggiunto Graziano.
“È un errore strategico per Giorgia Meloni contestare la commissione europea. Gentiloni va ringraziato per il lavoro che sta portando avanti, svolgendo un servizio egregio per l’Italia e l’Europa. Invece di guardare a Gentiloni come ad un nemico dovrebbe più guardare verso Salvini, che forse è il suo vero problema”, ha concluso il dem.
"Un discorso importante per parlare al Paese a partire da una forte unità del PD". Lo dichiara Stefano Vaccari, deputato PD, Segretario di Presidenza della Camera commentando l'intervento conclusivo di Elly Schlein alla Festa nazionale del PD a Ravenna. Unità, pensieri lunghi, chiarezza, radicalità e profondità per un partito plurale che si prepara ad un autunno caldo di battaglie per la difesa della costituzione e dei diritti fondamentali, dal lavoro alla sanità alla scuola, anche con una mobilitazione di piazza. È importante chiamare tutte le forze d’opposizione a battaglie comune su una agenda sociale che parli con le persone e le loro vite".
Oggi la segretaria Elly Schlein ha lanciato una grande mobilitazione del Partito democratico sui temi fondamentali per cambiare il paese e stare al fianco delle persone: lavoro, sanità, scuola, lotta alla crisi climatica. C’è un’Italia che merita di più: scenderemo in piazza per mettere a disposizione le nostre idee e la passione di migliaia di cittadini e cittadine. Senza il Pd non esiste alternativa a una destra chiusa, rancorosa e incapace, forte con i deboli e debole con i forti.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati